Alimentazione coniglio
Alimentazione coniglio, in natura o chiuso in allevamenti, ma che sia la più sana possibile. Non devono mai mancare le fibre, ad esempio, e non è vero che un mangime vale un altro. Meglio informarsi per trattare al meglio questo animale, qualsiasi sia la sua sorte.
Alimentazione coniglio da carne
In natura, l’Alimentazione coniglio è più varia, l’animale può cibarsi di alimenti vari e che hanno valori nutrivi l’uno molto diverso dall’altro, ciò gli permette di crescere sano e con un ritmo equilibrato. Può infatti saziarsi con erbe spontanee, radici e bacche, gli ingredienti più frequenti, ma anche di ciò che trova e che lo tenta.
Il coniglio da carne, in allevamento, non può seguire la stessa Alimentazione ma se si tratta di uno di quelli ancora di tipo tradizionale, allora possiamo ancora immaginare che il suo menù sia molto simile a quello originale. Quando l’Alimentazione coniglio è gestita da una singola famiglia che ha questo animale per sfamarsi senza farne un commercio, allora troviamo nella ciotola foraggi trovati nei paraggi mescolati a resti del pasti dei padroni, soprattutto scarti di frutta e verdura.
Se il coniglio da carne è invece inserito in un contesto più “industriale”, la sua alimentazione sarà basata su mangimi studiati ad hoc. Questo non solo per motivi pratici ma anche perché se si cibasse come fa in natura, crescerebbe sì in modo sano ma molto molto lentamente. Non solo: ogni esemplare assumerebbe dimensioni proprie, non standard, e ciò non è “comodo” per chi alleva conigli da carne in serie. L’ Alimentazione coniglio in allevamenti redditizi, che siano industriali o biologici, è a base di mangimi perché deve essere il più possibile uniforme.
Alimentazione coniglio: mangimi
Vengono utilizzati negli allevamenti redditizi ma ce ne sono di buoni e di meno buoni. Non giudichiamoli quindi tutti, in blocco, distinguiamo i “mangimi bilanciati” da quelli che non lo sono affatto e a parlare sono i fatti. Quelli bilanciati sono alla base di una Alimentazione coniglio bilanciata e sana, per quanto lo può essere quella non naturale. Consentono di nutrire questi animali in modo costante e senza che abbia delle carenze nutritive.
Sono comodi da distribuire anche a grandi numeri di conigli da sfamare perché sotto forma di cilindretti dal diametro di un paio di mm, lunghi massimo un centimetro e mezzo. Questi cilindri sono detti pellets e ne esistono di vario tipo anche all’interno della gamma dei bilanciati.
Non è per nulla banale, come potete vedere, badare che l’Alimentazione coniglio sia sana e corretta, essa deve modificarsi man mano che l’animale cresce.
Alimentazione coniglio piccolo
Partiamo dall’inizio, dall’animale che entra nella fase di svezzamento. Qui ci vuole il mangime starter, poi si passa a quello da ingrasso, appena i conigli entrano nella fase di accrescimento, questo dura fino alla macellazione ma può essere utile anche alle femmine in allattamento.
Per gli esemplari da riproduzione, c’è il mangime da allevamento mentre quello medicato, visto che contiene delle particolari molecole farmacologiche, è dedicato a quegli animali che soffrono di specifiche patologie e stanno seguendo una terapia.
Tornando al coniglio cucciolo, la sua alimentazione deve essere adeguata al momento che sta vivendo, al di là del destino che lo aspetta, macellazione o libertà. La fase dell’accrescimento, come quella della gestazione e quella dell’allattamento, sono molto delicate dal punto di vista dell’Alimentazione coniglio.
Un altro aspetto che non va trascurato è legato alla dentatura di questo roditore, a “crescita continua”. Ciò si traduce nella necessità di fornirgli cibi che siano piuttosto duri in modo che contribuiscano a consumare i denti, evitando che assumano dimensioni non gestibili.
Alimentazione coniglio: consigli
Ciò che non può mancare nell’Alimentazione coniglio è la fibra, fondamentale anche per restare fedeli al regime che questo animale ha in natura, a base di erbe spontanee. Non è solo una sorta di attaccamento alla tradizione: la fibra è importante per la digestione, visto che essa avviene nel cieco, in assenza di rumine. Qui la cellulosa viene demolita dalla microflora trasformandosi in AGV (acidi grassi volatili), che da soli vanno a coprire anche il 30% del fabbisogno energetico di mantenimento.
Come accade per noi umani, anche per il coniglio la fibra è preziosa per la regolarità intestinale, ecco quindi che dobbiamo assicurarci che una l’Alimentazione coniglio sia almeno per il 14% composta da fibre. Dopo la fibra, tra le priorità, c’è la lignina che in verità è sempre fibra, è una sua componente fibrosa ed indigeribile.
Pellet per conigli
Si chiama sempre pellet ma stavolta è quello da mettere nella “cuccia” del coniglio per farlo sentire a proprio agio. Non centra nulla con l’Alimentazione coniglio ma non possiamo fingere che al nostro animale non serva un giaciglio comodo. Prendiamo quindi una bacinella rettangolare in plastica dura, come quelle per gatti, e poi stendiamo sul fondo del pellet.
Possiamo scegliere quello “di lusso”, fatto di carta riciclata, oppure quello per stufe, disponibile a prezzo più accessibile. Il pellet è la scelta migliore perché è molto assorbente e non crea polvere. Chi ha paura che il coniglio venga soffocato da questo materiale può stare sereno, deve fidarsi di questo animale che non confonde certo ciò che è commestibile da ciò che fa da fondo alla propria tana, assorbendo pipì ed escrementi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 6 Febbraio 2017