Come eliminare le alghe dinoflagellate nell’acquario: cause, cosa fare e come eliminarle dall’acquario marino e dolce. Filtro ad alghe fai da te.
Stando a uno studio relativamente recente (datato 2015) sarebbero dei composti a base di ossido di potassio, contenuti nel vetro della vasca, a innalzare il rischio di sviluppo delle alghe sia in acquario dolce che nell’acquario marino. In genere quando parliamo di alghe nell’acquario, che imbrattano fondale e vetro, ci riferiamo alle diatomee, purtroppo queste non sono le uniche alghe che ci troveremo a fronteggiare.
Mentre le alghe diatomee sono tipiche nell’acquario marino in maturazione, le alghe dinoflagellate possono esplodere in qualsiasi momento. La causa? Un picco di fosfati e nitrati.
Alghe dinoflagellate
Gli organismi dinoglagellati altro non sono che alghe microscopiche che dispongono di un flagello, cioè di una struttura a “frusta” dal tipico movimento ondulatorio. I dinoflagellati sono anche noti con il nome di pirrofite o dinoficee. Rappresentano uno dei più importanti gruppi del fitoplancton sia in ambiente marino che in acqua dolce e, se la loro presenza non è massiccia, non rappresentano una minaccia per il piccolo acquario (marino o di acqua dolce).
Per eliminare i dinoflagellati in commercio esistono dei prodotti ad hoc, da dosare in bare al volume dell’acquario e soprattutto, in caso di acquario marino, da somministrare a luci spende, di sera, quando l’attività delle Zooxantellae (una popolazione di alghe flagellate essenziali nell’acquario marino con coralli) è al minimo.
Quando somministrate prodotti per eliminare le alghe dinoflagellate, ricordate di eliminare zeoliti e carboni attivi del filtro o dalla sump e, in caso di schiumatoio, eseguire una schiumazione molto bagnata.
I prodotti specifici sembrano essere l’unica soluzione sicura, in quanto i metodi fai da te possono presentare una modesta efficacia o essere utili solo in caso di infestazioni da dinoflagellati di modesta entità.
Come fare?
Tutti consigliano di portare la KH a valori altissimi, ma questo non sembra essere una soluzione efficace.
C’è poi chi consiglia di somministrare iodio -a luci spente- direttamente sulle rocce da trattare, ricche di dinoflagellati. Tra gli altri rimedi fai da te è consigliata anche l’acqua ossigenata.
Come eliminare le alghe dinoflagellate con acqua ossigenata
Le dosi per eliminare le alghe dinoflagellate con acqua ossigenate vedono l’impiego di 1 ml di acqua ossigenata (perossido di idrogeno al 3%) per ogni 40 litri di acqua da trattare.
I dinoflagellati sono davvero difficili da eliminare e sono molto veloci a riprodursi.
Filtro ad alghe: eliminare i dinoflagellati in modo naturale
I dinoflagellati vanno in competizione con tutte le alghe superiori. Un buon sistema per eliminarli consiste nell’adottare un filtro ad alghe. In commercio esistono diversi tipi di filtri ad alghe ma chi ha una sump può ricorrere al fai da te.
Potete ripartire un vano della sump per l’allevamento delle alghe superiori che possono fare da filtro e aiutarvi nell’eliminare i dinoflagellati.
Potete ricorrere a del plexiglass e del silicone sigillante per ricavarvi il vano ideale. Le alghe da usare sono le Chaetomorpha ma attenti che la vasca dove andrà realizzato il filtro dovrà essere ben illuminata (almeno 12 ore al giorno) e avere un movimento intorno a 10 – 20 volte il volume della vasca utilizzata come filtro. Per essere efficace, la vasca che ricavate per realizzare un filtro ad alghe fai da te, dovrà essere almeno il 20% del volume dell’acquario principale. Il 20% è una stima perfetta dato che buona parte del vostro acquario è occupato da substrato, piante o coralli! Per il filtro ad alghe fai da te non sarà necessaria sabbia ne’ altri substrati perché le alghe Chaetomorpha crescono in forma libera.
Il filtro ad alghe è generalmente realizzato con Chaetomorpha o Caulerpa (che però necessita di un substrato sabbioso), si tratta in entrambi i casi di alghe superiori a crescita rapida in grado di assorbire azoto, fosforo e altri nutrienti essenziali per lo sviluppo dei dinoflagellati.
Protocollo per la gestione delle alghe in acquario
Se non vi è ancora un’infestazione di grande dimensioni, potete sfruttare un protocollo di controllo della crescita delle alghe. In pratica si tratta di prodotti che tengono bassi i livelli di fosfati e nitrati, essenziale per la proliferazione algale.
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