Alga nori, una bontà, per chi ama assaggiare sapori che non per forza sono made in Italy, un alimento ricco di proprietà per chi invece ci tiene a restare in salute e a seguire una dieta varia ma allo stesso tempo equilibrata. L’alga nori è molto nota per via del sushi, il suo nome scientifico è Porphyra e risale al 533-544 d.C.. In occidente è arrivata e si è diffusa più tardi, verso agli anni ’60, oggi la troviamo in vendita spesso in fogli.
Alga nori: caratteristiche
Troviamo l’alga nori chiamata anche alga giapponese anche se la si trova più o meno diffusa e usata nello stesso modo anche in Cina e in Corea. Le zone dell’Europa che maggiormente la vedono presente in cucina sono quelle costiere della Gran Bretagna, dove è nota come black buttert.
Ad oggi, al di là delle mode del momento, questa alga risulta la più consumata e popolare al mondo, nel sushi, ma non solo. E’ rossa e viene chiamata anche “lattuga di mare”, appartiene alla classe delle Rodoficee.
Alga nori: proprietà
Ricca di proteine, ma anche di vitamine e di minerali preziosi, la Nori è un alimento che risulta utile contro l’eczema e in caso di desquamazione del derma. Approfondendo la composizione di queste alghe le troviamo ricche in particolare di vitamine A, C e B e di Omega 3.
La presenza di acidi grassi polinsaturi come l’acido linoleico, l’acido gamma-linolenico, l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA), le rende a maggior ragione preziose per la nostra salute.
Tra i vari amminoacidi contenuti nelle alghe nori, c’è l’arginina, oltre alla taurina che contribuisce al buon funzionamento del fegato e aiuta il nostro corpo ad espletare le sue funzioni correttamente.
Manganese, zinco, rame e selenio sono gli oligoelementi essenziali presenti in maggior quantità e da citare, come anche lo iodio, non può essere taciuto e queste alghe ne forniscono importanti quantità. Tra le proprietà per cui le Nori sono molto apprezzate, vi sono in prima fila quelle antiaggreganti, antitrombosi, ipocolesterolemizzanti e stimolanti della produzione di ormoni. Le si consiglia anche perché risultano ottime per la prevenzione del cancro alla pelle e allo stomaco, alle donne inoltre rendono più lievi le sindromi premestruali.
Alga nori: come usarla
Una volta diventati sufficientemente grandi, i talli dell’alga nori possono essere raccolti e lavati in mare per poi essere tagliati sempre più piccoli fino a formare una poltiglia. A questo punto possiamo versarli in un recipiente di metallo e procedere con la produzione dei fogli che di solito troviamo in vendita già fatti. I fogli sono essiccati in camere d’aria calda e poi, ordinati in base alla loro qualità, tagliati e confezionati.
Quando i fogli di alga nori sono già tostati, vengono venduti spesso come “sushi nori”, un altro “formato” in cui li possiamo trovare sugli scaffali dei negozi di alimentari è quello di fogli tostati e tagliati a striscioline, allora si tratta di “kizami nori”. Questa tipologia di nori è usata di solito per decorare i piatti.
Se a noi può sembrare un ingrediente da usare una tantum, in Giappone è ritenuto quotidiano, fin dalla tenera età. La possiamo trovare anche nel maki, a forma di involtino, arrotolata, oppure come involucro per il sushi e l’onigiri. E’ anche un ottimo contorno, oppure un elemento di pasta e zuppe che da sapore.
Alga nori: dove comprarla e prezzo
Soprattutto per via del sushi, la Nori in Italia è piuttosto comune ormai, ma se non la si trova in negozio, la si può acquistare anche on line. Su Amazon ad esempio 2 confezioni di Alghe Nori per Sushi da 25 grammi costano 4,80 e ciascuna contiene 20 fogli di alghe nori tostate (10 per confezione). Con queste si può preparare il maki sushi.
Alga nori: controindicazioni
Le controindicazioni per questo tipo di alghe sono le stesse che ci sono per le altre. Meglio non assumerle durante la gravidanza e durante l’allattamento, anche in caso di patologie metaboliche non sono un alimento consigliato. Nel dubbio, sempre meglio chiedere al proprio medico.
Anche chi non rientra in queste categorie, è meglio faccia attenzione a non mangiarne troppe in un colpo solo perché l’iperdosaggio può avere effetti collaterali soprattutto per chi soffre di tiroide: ipertiroidismo, ipertensione, tachicardia, irritabilità e insonnia.
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