Alano arlecchino
Alano arlecchino, un cane che dall’antica Grecia guarda tutti dall’alto in basso. Recentemente un esemplare da 109 cm è entrato nel Guinness dei primati ma le sue dimensioni sono quasi sempre notevoli: l’altezza al garrese è almeno 80 cm per i maschi e almeno 75 per le femmine.
L’alano arlecchino è un cane molto alto ma non è questo il suo solo pregio. Arriva dalla Germania, ed è molto molto tollerante, tanto da farsi trattare dai bambini come cavallo da gioco senza reagire.
Alano arlecchino: origini
Noto come “l’Apollo dei cani” l’alano arlecchino come abbiamo, era già noto nell’Antica Grecia. Dobbiamo tornare nel 407 d.C. , quando parte dell’Europa era stata invasa dagli Alani. Dal popolo degli Alani da cui il cane prende il nome essendo proprio l’animale che era al loro seguito. Siamo di fronte a massicci e forzuti cani mastini. Nel nostro caso, arlecchini.
I tedeschi restano affascinati da questi enormi animali e man mano ne affinano nei secoli le caratteristiche ottenendo l’attuale alano arlecchino che conosciamo. Gli incroci più interessanti sono stati quelli con il Levriero irlandese. L’alano arlecchino in Germania si chiama così, in Danimarca ha un nome tutto suo – Gran Danese – ma in verità il Paese non ha dato contributi alla sua selezione e al suo sviluppo.
Aspetto dell’Alano arlecchino
Tra tutte le varietà di alano, l‘alano arlecchino è quella con dimensione maggiore, con un’altezza che in alcuni casi raggiunge e supera il metro. Come però gli altri suoi colleghi alani, il nostro arlecchino ha un aspetto fiero ed elegante, un insieme armonico nella struttura che l’altezza quasi esagerata non riesce a compromettere. Tra tutti i molossoidi, categoria a cui appartiene ufficialmente, l’alano arlecchino si distingue per l’altezza, ma anche per un certo fisico snello ed asciutto, ed un pelo molto corto.
L’armonia dell‘alano arlecchino si ritrova anche nei particolari fisici, ad esempio nella testa, grande ma misurata nelle dimensioni, e molto espressiva. Ha uno sguardo amico ma sempre elegante, mai rozzo, nonostante il suo “nasone” molto grande e nero. Solo nell’alano arlecchino, tra l’altro, il tartufo può essere anche marmorizzato o di color carne. Il muso di questo cane è rettangolare e non appuntito, con labbra pigmentate o color carne.
Oltre ad essere scuri e dolci, gli occhi dell’alano arlecchino sono a mandorla di media grandezza, con una espressione vivace, intelligente e amichevole, sono tollerati gli occhi gazzuoli e l’eterocromia, cosa che non accade in altri tipi di alano. Passando a orecchie e coda, le prime sono pendenti di natura e inserite in alto, non troppo grandi, mentre la coda va ad affinarsi verso al punta e quando è in movimento si trasforma in una sciabola, a tratti “pericolosa”. Se il nostro alano è troppo entusiasta potrebbe involontariamente “frustarci”.
Carattere dell’Alano Arlecchino
Apollo o non Apollo, l‘alano arlecchino ha un carattere adorabile e si dimostra essere un perfetto animale da compagnia. Nonostante le dimensioni lui ama stare in casa, allungandosi sul divano o sul tappeto, facendosi “torturare” da gruppi di bambini vocianti, senza protestare. E’ sereno e pacifico, anzi, anche protettivo verso pestiferi umani.
E’ pigro, ma se lo invitiamo a giocare all’aria aperta accetta volentieri, a patto di restare in compagnia. L’alano arlecchino adora infatti farsi coccolare e accarezzare, cerca il contatto continuamente, per cui è adatto a persone che amano il contatto e non sono infastidite dal fatto di avere un cane enorme che lo ricerca senza timidezza. Oltre ad essere di compagnia, l’alano arlecchino è anche un ottimo cane da guardia, attento e riflessivo nell’azione.
Nei momenti di tensione acuta può diventare aggressivo e nervoso, data la sua massa è bene quindi educarlo da subito, in modo che cresca equilibrato ed ubbidiente. E’ tanto intelligente e docile che impara subito: addestrarlo non sarà cosa difficile. E’ pacifico persino con altri cani, e i gatti non gli danno fastidio: l’alano arlecchino è un gigante buono, se rispettato e se non percepisce pericoli.
Alano arlecchino: alimentazione e cure
Guardiamolo bene: è ovvio che nell’arco della giornata un alano arlecchino mangia almeno un Kg e mezzo di carne, spesso integrata da carboidrati come pane, riso e poi verdure. Se usiamo cibo inscatola, deve essere una quantità equivalente, perché deve mantenersi in forma, senza esagerare e appesantirsi, ma neanche facendo la fame. Questa dieta va affiancata da attività fisica quotidiana: anche se pigro, l’alano arlecchino va convinto a muoversi un po’. Si consiglia anche di non farlo dormire in luoghi umidi e freddi.
Alano arlecchino gigante
Il soprannome di gigante è spesso associato all’alano arlecchino, essendo l’esemplare, il tipo, di alano, più grande che c’è. O così sembra, anche se in verità la grandezza non dipende tanto dal colore, ma dalle sue linee di sangue. Gli resta comunque appiccicata la fama di gigante e non gli dispiace. La sua massa, la sua altezza, non gli fanno da ostacolo nel voler stare in casa con il proprio padrone, a contatto. Con i bambini, se ce ne sono, sdraiato, al centro della famiglia o a portata di coccole.
Alano arlecchino blu
La varietà alano blu mostra alcune caratteristiche particolari che lo distinguono dai suoi colleghi alani, resta comunque anche lui di origine tedesca e molto alto. Negli alani blu, ad esempio, il tartufo è color antracite e non nero nero, ma una sorta di nero diluito, inoltre lo standard consente che gli occhi siano leggermente più chiari di quello scuro richiesto per altre tipologie della razza.
Il pelo è molto corto e lucido, mai lo si troverà opaco o con sottopelo. Il blu è una delle varietà dell’alano che si trova anche fulvo e tigrato, nero e arlecchino. La tinta blu è un blu acciaio puro, in cui sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi mentre si considera difettoso un colore blu con sfumature fulve o nere.
Guardiamo anche le altre colorazioni: il fulvo va dal giallo-oro chiaro al giallo-oro intenso con maschera nera e nessuna macchia bianca. Il tigrato anche lui è di fondo giallo-oro chiaro o giallo-oro intenso ma mostra striature nere nette in direzione delle costole e una maschera anch’essa nera.
L’alano nero è nero lacca, sono ammesse macchie bianche al petto e ai piedi e c’è anche la tipologia “Manteltiger” con il tronco nero mentre muso, collo, petto, ventre, arti e l’estremità della coda possono essere bianchi. Un’altra varietà della varietà nera è quella degli alani “Platten” che sono al negativo, fondo bianco con grandi chiazze nere.
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Pubblicato da Marta Abbà il 15 Maggio 2022