Agricoltura sostenibile

Agricoltura sostenibile

Agricoltura sostenibile: definizione, tema già svolto e significato del modello agricolo basato sulla sostenibilità ambientale.


In questa pagina parleremo di agricoltura sostenibile e di come il consumatore può tutelarsi nel settore agro-alimentare. Nell’ultimo paragrafo dedicato all’agricoltura sostenibile troverete un tema svolto per ispirare i ragazzi ad accendere dibatti all’interno dell’aula di scuola.

Agricoltura sostenibile, definizione

Al contrario di ciò che avviene con l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, per l’agricoltura sostenibile non vi è una definizione riconosciuta a livello legislativo.

Per spiegare il significato del termine agricoltura sostenibile ci rifacciamo alla definizione di Greenpeace.

L’agricoltura sostenibile è rispettosa dell’ambiente ed economicamente conveniente. Rispetta le comunità e le culture di cui fa parte. Ed è caratterizzata da un approccio di sistema basato sull’equità.

Mentre l’agricoltura integrata e l’agricoltura convenzionale puntano a promuovere le monocolture, l’agricoltura sostenibile agricoltura ecologica mira alla diversità, così da conservare la biodiversità a partire dalle varietà più antiche che possiamo ancora portare in tavola.

L’agricoltura sostenibile mira a produrre cibo senza mettere a rischio la biodiversità con gli OGM e senza danneggiarla con l’utilizzo di pesticidi chimici.

Se l’agricoltura integrata mira a trovare un compromesso tra alta produttività rispetto per l’ambiente, l’ago della bilancia dell’agricoltura sostenibile punta nettamente verso la salvaguardia dell’ambiente. Per questo motivo, parlare di agricoltura sostenibile equivale a parlare di agricoltura ecologica.

Principi dell’agricoltura sostenibile

Come premesso, non esiste un disciplinare o una normativa che possa scandire le linee guida dell’agricoltura ecologica. Non esiste neanche un marchio che possa tutelare i prodotti derivati dall’agricoltura sostenibile. I consumatori che vogliono acquistare prodotti derivati da agricoltura ecologica possono puntare a tecniche agronomiche affini come quelle viste per l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata.

Generalizzando, possiamo dire che i principi su cui verte l’agricoltura sostenibile sono:

  • Lotta e controllo ai parassiti senza l’impiego di biocidi chimici
  • Diserbo naturale senza l’impiego di erbicidi
  • Sistemi alimentari resistenti, promuovendo le varietà più adatte a quelle situazioni di crescita, senza l’uso di OGM
  • Impiego razionale delle risorse
  • Concimazioni naturali con compost e letame
  • Attenta gestione del suolo
  • L’impiego di cultivar al fine di salvaguardare il patrimonio della biodiversità ancora a nostra disposizione
  • Attenta gestione delle risorse idriche

Quando si parla di agricoltura sostenibile non si può fare a meno di citare alcune forme che adottano tecniche agricole compatibili con l’ambiente quali: la permacultura, l’agricoltura biodinamica e l’agricoltura sociale o solidale.

Agricoltura sostenibile, tema

La vita della popolazione mondiale dipende da tre principali risorse: generi alimentari, acqua ed energia. Sono sempre più numerose le vulnerabilità di queste risorse fondamentali e la domanda globale di energia e di risorse idriche, è destinata ad aumentare del 40 per cento solo nei prossimi 20 anni.

E’ per questo che sono necessari grossi cambiamenti, un ruolo cruciale è svolto dall’agricoltura. Perché?

Perché nel contesto globale, l’agricoltura è il punto d’incontro tra problematiche e soluzioni. L’agricoltura crea risorse alimentari ma consuma grosse risorse idriche, necessita di suolo e può dare vita alle cosiddette bio-energie.

Entro il 2050, la domanda globale di generi alimentari, mangimi e fibre, è destinata a salire del 70 per cento. Considerando il fenomeno della cementificazione, soprattutto in Italia, vanno via via diminuendo i terreni destinati a scopi agricoli. Gli ecosistemi italiani e, più in generale, quelli globali, possono basarare la loro esistenza unicamente sull’agricoltura.

Investire nella ricerca e nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile significa:

  • garantirsi un consistente risparmio idrico
  • garantirsi una gestione del territorio sostenibile così da limitare i rischi geotermici
  • diminuire la quantità di emissioni nocive nell’aria e la quantità di azoto reattivo dato dai fertilizzanti chimici attualmente impiegati dall’industria agro-alimentare
  • garantire l’adeguata produzione di alimenti e mangimi
  • effettuare uno sfruttamento delle risorse più responsabile
  • contribuire alla produzione elettrica medianta l’allestimento di impienti bioenergetici sempre più efficienti
  • contribuire alla salvaguardia degli ecosistemi e delle biodiversità

L’Agenzia europea dell’Ambiente (AEA) ha effettuato diverse analisi relative al settore agricolo. Entro il 2020 dovrà essere attuata una strategia agricola più sostenibile che sia capace di massimizzare l’efficienza delle risorse e di rilanciare il capitale naturale presente sul nostro territorio.

Agricoltura sostenibile e consumatori

Oggi, l’industria agro-alimentare verte in uno scenario ricco di fragilità e dubbi.

Al contrario, l’agricoltura sostenibile dovrebbe dare più garanzie al consumatore. In Italia, quanti consumatori possono affermare di avere piena fiducia nell’industria agro-alimentare? Gli scandali non mancano, dalla vecchia mozzarella blu a tracce di carne equina di dubbia provenienza, rilevata in prodotti alimentari che non ne indicavano la presenza in etichetta.

In considerazione della crescente domanda mondiale di cibo, di risorse idriche e di energia, la strategia più salubre che ogni individuo può attuare si basa sull’autoproduzione. Non c’è niente di più sostenibile e salubre di coltivare un orto domestico e puntare sulla semplicità dei prodotti coltivati da piccoli agricoltori locali. Sono queste le mosse giuste da fare in attesa di una svolta globale e una Politica Agricola più coerente con i bisogni concreti dell’umanità e meno affine agli interesse economici dell’industria agroalimentare. Chi desidera spaziare e approfondire può leggere l’articolo dedicato all’Agroecologia urbana

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Pubblicato da Anna De Simone il 12 Gennaio 2018