Agricoltura sociale, esempi d’eccellenza
Con l’agricoltura sociale, nelle aziende agricole si svolgono -oltre le regolari attività legate alla coltivazione della terra e all’allevamento- attività sociali perfettamente integrate.
Nell’articolo “Agricoltura sociale, informazioni utili“, vi abbiamo parlato della normativa che regola queste attività, vi abbiamo spiegato che cosa è l’agricoltura sociale e quali attività si possono svolgere in questo ambito. Oggi vi forniremo due esempi italiani di agricoltura sociale.
Agricoltura sociale, esempi d’eccellenza
Le cascine Sguazzarina e Basalganella sono attive nel settore dell’agricoltura sociale rispettivamente dal 1999 e dal 2009. La Cascina Sguzzarina è un’azienda agricola di 17 ettari situata a Castel Goffredo (Mantova), a orientamento cerealicolo foraggero in cui si coltivano anche alberi da frutto e un bosco e dove si allevano animali come pecore, polli, capre, anatre, oche, maiali e asini.
Le attività sociali svolte dalla Cascina Sguzzarina sono molteplici, in primis l’agriturismo d’azienda ospita i pazienti seguiti dal Centro psicosociale locale che partecipano ai lavori in azienda grazie a una borsa di lavoro messa a disposizione dal Dipartimento di salute mentale dell’ospedale “Carlo Pomo” di Mantova che prevede contributi per l’inserimento di persone con difficoltà.
Oltre alle attività svolte con il Centro psicosociale, l’azienda Sguzzarina ospita persone con disabilità con soggiorni di 2-3 notti. Tra le altre attività sociali svolte dall’azienda, si organizzano anche Cene al buio in partnership con l’associazione di non vedenti Api & Aci per far provare ai normovedenti, per una sera “al buio”, l’emozione di non vedere con gli occhi ma di contare sugli altri organi di senso.
Altro esempio di agricoltura sociale tutto italiano è dato da Cascina Basalganella che integra attività con disabili e bambini. La fattoria didattica Cascina Basalganella si trova analogamente alla precedente nel mantovano, ma questa volta a Ceresara.
Chi intende avviare attività di agricoltura sociale dovrà innanzitutto ricercare collaborazioni con centri ed enti che si occupano di persone diversamente abili così da realizzare progetti di attività continuative mirate alla terapia occupazionale. E’ proprio la prima mossa fatta dalla Cascina Basalgonella che nel 2011 ha avviato un primo progetto in collaborazione con la Cooperativa Bucaneve di Castel Goffredo.
Dal 2011 a oggi, 7 ragazzi accompagnati da 2 educatori lavorano quotidianamente in fattoria per la cura degli animali. I ragazzi si occupano della pulizia delle stalle, di alimentare cavalli, asini, galline e conigli. Nel tempo rimanente il gruppo di ragazzi raccoglie frutta e ortaggi.
Purtroppo, in agricoltura, non esistono assunzioni specifiche per le persone diversamente abili o altri tipi di aiuti, quindi bisogna tenere costantemente d’occhio gli eventuali bandi e proposte delle Camere di Commercio, delle Regioni e di altri enti che hanno a cuore tali problematiche.
Per ulteriori approfondimenti, è disponibile l’articolo “Agricoltura sociale, la normativa“.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Gennaio 2015