Agricoltura in Italia
Quando si parla di agricoltura in Italia i dati ufficiali sono quelli del ‘Censimento generale dell’agricoltura’. E l’ultimo in ordine di tempo, il sesto da quando si è cominciato a censire, risale al 2010. Non recentissimo quindi, ma in attesa del prossimo dobbiamo accontentarci. Comunque sia, a livello statistico i numeri del censimento restano indicativi e fotografano bene la situazione.
Agricoltura in Italia: i numeri
Secondo il Censimento generale dell’agricoltura del 2010, in Italia sono attive 1.630.420 aziende agricole e zootecniche di cui 209.996 con allevamento di bestiame destinato alla vendita, Gli animali allevati sono 5,7 milioni di bovini, 9,6 milioni di suini, 7,5 milioni di ovini e caprini e 195,4 milioni di avicoli. La dimensione media aziendale è passata in dieci anni (dal 2000 al 2010) da 5,5 ettari di superficie agricola utilizzata (SAU) per azienda a 7,9 ettari, con un incremento del 44,4 per cento.
Alla crescita della dimensione media delle aziende agricole corrisponde però la dimunuzione della superficie agricola complessiva. Il che non contribuisce a dare un quadro positivo della situazione dell’agricoltura in Italia. Nel 2010, la superficie aziendale totale (SAT) risulta pari a 17.277.023 ettari e la superficie agricola utilizza ammonta a 12.885.186 ettari. Questo significa che dal 2000 al 2010 la SAT è diminuita dell’8% e la SAU del 2,3 per cento. Negli ultimi 5 anni, visto che siamo nel 2015, non è dato di pensare che il trend sia cambiato. Si constata anzi la progressiva diminuzione della superficie a frutteto, nonostate nel 2015 la spesa per l’acquisto di frutta e verdura abbia per la prima volta superato quella per la carne (dato storico).
Decisamente più incoraggianti i dati sull’agricoltura biologica. L’Italia occupa infatti il 6° posto nel mondo per estensione di superficie impiegata a biologic. Che diventa addirittura 1° posto se si considera l’incidenza del biologico sulla superficie agricola utilizzata (SAU). con oltre il 9 per cento (in questo caso i numeri sono quelli del Bioreport 2013 realizzato dell’Inea, Istituto Nazionale di Economia Agraria). Curiosità e dato: le aziende agricole biologiche sono localizzate soprattutto nei territori collinari (61%) e montani (21%), a dimostrazione del fatto nelle aree meno favorevoli si è più portati a valorizzare i prodotti.
Forse ti interessano anche: Agricoltura sostenibile ed efficienza energetica; WWOOF contadini per scelta.
Pubblicato da Michele Ciceri il 31 Luglio 2015