Agopuntura cervicale: benefici effettivi e principi
Agopuntura cervicale: quali sono i punti interessati e quali vantaggi apporta l’agopuntura nella zona cervicale per alleviare tensioni, dolori e altre affezioni.
L’agopuntura cervicale funziona?
L’agopuntura è una pratica molto controversa tra noi occidentali. Vi sono un gran numero di studi scientifici al riguardo ma tutti non riescono a chiarire in modo certo e inequivocabile, i reali benefici di tale pratica.
I risultato degli studi, infatti, sono sempre parziali o inconcludenti (eppure solo nel 2013 risultavano 1500 studi accreditati PubMed). Da noi in occidente, l’agopuntura è considerata una pseudoscienza. Nonostante questo, l’agopuntura è una componente chiave della medicina tradizionale cinese.
In cosa consiste?
Nell’inserimento di sottili aghi in determinati punti del corpo. Nelle immagini sono mostrati i punti tipici impiegati nell’agopuntura cervicale.
Quali benefici apporta?
L’agopuntura cervicale dovrebbe alleviare i dolori legati alle tensioni muscolari tipiche di questa zona. Dovrebbe prevenire le emicranie connesse ai problemi cervicali ponendosi come alternativa al classico massaggio cervicale.
Non solo. In caso di spondilosi cervicale (o artrosi cervicale), l’agopuntura è stata proposta per alleviare i sintomi (dolore cronico da osteoartrosi spinale).
L’agopuntura, infatti, è spesso annoverata tra i rimedi naturali per alleviare dolori cronici, tuttavia, anche in questo caso è doveroso dire che nonostante testimoniante positive, non vi sono test clinici che possano avvallare tale consiglio.
Agopuntura cervicale
La cattiva postura ha un effetto nefasto sulle vertebre e sui dischi della colonna vertebrale. Al vertice della colonna vi sono le vertebre della zona cervicale. Stress, postura scorretta protratta per molto tempo, sport ma anche traumi acuti, possono innescare la formazione di ossificazioni o osteofiti che a loro volta causano infiammazioni. Ad aggravare il tutto vi sono fattori come sovrappeso e obesità.
In questi casi, nell’eventualità di un perdita della normale curva spinale o in caso di una qualsiasi sospetta alterazione fisiologica, più che ricorrere all’agopuntura cervicale sarebbe opportuno valutare una terapia con il proprio medico di fiducia.
La medicina cinese può affiancare la pratica clinica comune ma non dovrebbe mai essere vista come un’alternativa. Pur ammettendo l’efficacia e i vantaggi dell’agopuntura, questa pratica potrebbe apportare benefici solo limitati.
Alla luce dei pochi dati raccolti in ambito della ricerca medica, l’agopuntura cervicale dovrebbe essere valutata alla stregua di un massaggio.
Benefici
Parliamo dei presunti benefici legati all’agopuntura cervicale. La zona cervicale è caratterizzata da 7 vertebre. Il dolore cervicale si può manifestare con molti sintomi quali:
- rigidità ai muscoli del collo
- mal di testa
- stanchezza cronica
- nausea
- vertigini (ma solo quando è presente un’ernia cervicale che spinge su particolari nervi)
- ipersensibilità alla luce
Gli aghi inseriti, lavorando su zone localizzate dei meridiani energetici, andrebbero a sciogliere le tensioni a livello della membrana occito-atlantoidea, così da intervenire direttamente sui muscoli che avvolgono le sette vertebre di quesat zona, inclusa la vertebra di Atlante che supporta l’intero peso della testa.
L’agopuntura si rivelerebbe utile anche per alleviare il dolore legato all’artrosi cervicale, oltre che ai dolori cervicali legati a una scorretta postura o di natura psicosomatica.
Come interviene l’agopuntura?
Migliorando e riequilibrando i livelli energetici nel nostro corpo. La sindrome ostruttiva dolorosa, nella Medicina Tradizionale Cinese è nota con il termine di stasi di Qi e di sangue, la medicina moderna parla di un addensamento osseo o della formazione di osteofiti che causano infiammazioni generalizzate incrementando, tra le altre cose, la pressione venosa infraossea (con la genesi di dolore cervicale).
L’agopuntura andrebbe a promuovere la salute e il benessere agendo sul flusso di energie e tensioni che percorrono il nostro corpo. Quando queste energie “stagnano” (l’addensamento osseo sarebbe la conseguenza della stagnazione energetica del qi) possono causare importanti malattie. Il dolore cronico è indice di un blocco del flusso del qi (Dell’energia vitale). L’assioma di base dell’agopuntura recita: niente dolore, niente blocco. Niente blocco, niente dolore.
La stimolazione di particolari sedi anatomiche mediante gli aghi (punti di agopuntura o agopunta) andrebbe a eliminare il ristagno. Sta al professionista (agopunturista) decidere i punti da trattare e per farlo, i più tradizionali si affidano all’analisi del polso radiale ma altri potrebbe chiedere esami diagnostici come le classiche radiografie.
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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Settembre 2019