Aglio rosso: coltivazione e altri consigli

L’aglio rosso (Allium sativum) è una delle tante varietà di aglio a disposizione nei supermercati sotto casa o nei negozi di frutta & verdura. Si tratta inoltre di una varietà  particolarmente attraente per il giardino di casa, per via dei suoi insoliti steli arricciati in primavera, che alla fine si raddrizzano in autunno. Il bulbo è tendenzialmente viola e può essere coltivato con successo in buona parte d’Italia.

Come coltivare l’aglio rosso

Coltivare l’aglio rosso non è difficile. Basta scavare un po’nel terreno rimuovendo tutte le rocce o altri oggetti che possono intralciare la crescita dei bulbi nel sottosuolo. Scavare dunque uno strato sottile di concime, perché le piante d’aglio amano il terreno ben drenato con molta materia organica.

Quando è bene piantare l’aglio

E’ generalmente consigliabile piantare i bulbi d’aglio rosso in autunno (diciamo, tra ottobre e novembre), proprio quando stanno per arrivare i primi freddi. In ogni caso, si tenga conto che molto dipende dalle zone climatiche, e che quelle più calde potrebbero anche ritardare tale operazione.

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Quanto spazio lasciare tra i bulbi

È importante lasciare un discreto spazio tra un bulbo e l’altro, pari a circa 10 centimetri. Le piante d’aglio rosso generalmente crescono molto bene nei giardini anche senza necessità di troppe distanze tra un bulbo e l’altro, ma è comunque bene evitare sovrapposizioni.

Come effettuare la coltivazione

Fatto ciò, è bene innaffiare l’aglio rosso senza inzuppare troppo il terreno. L’aglio si sposa al meglio con un terreno umido e ben drenato, ma senza eccessive inondazioni!

Infine, è opportuno coprire l’appezzamento di aglio con uno strato di paglia, di ritagli di erba o di altro pacciame organico. Questo proteggerà i germogli in crescita dal freddo invernale.

Giunti in primavera, sarà sufficiente togliere la pacciamatura per vedere i bulbi produrre i primi germogli. Consigliamo quindi di innaffiare regolarmente il letto d’aglio per mantenere il terreno uniformemente umido per tutta la stagione della crescita. I bulbi d’aglio si deformano se passano vero un periodo di siccità!

Infine, in autunno, quando le cime ingialliscono, si deve scavare per terra e estrarre il bulbo, evitando di fare come invece si fa con una carota o una cipolla (cioè, tirando verso l’alto, perché questo causerebbe la rottura del gambo).

A questo punto si può procedere a legare i gambi insieme e appendere i mazzi d’aglio in un luogo fresco e protetto per circa due settimane. Una volta che le cime sono diventate completamente dorate, basta tagliarle e conservare l’aglio in un luogo fresco e asciutto.

Di cosa si ha bisogno per coltivare l’aglio rosso

Come abbiamo già avuto modo di vedere, coltivare l’aglio rosso non è difficile. Tutto quello di cui si avrà bisogno sono:

  • pala;
  • compost;
  • paglia;
  • concime;
  • cesoie da giardino o tagliaerba.

Considerazioni finali

Coltivare l’aglio può essere un buon passatempo e, soprattutto, è in grado di dare un alimento saporito e utilizzabile in tantissime ricette, senza doversi necessariamente recare presso il supermercato più vicino.

Si tratta inoltre di una coltura molto economica da coltivare, considerato che occupa pochissimo spazio. Una volta raccolto si conserva inoltre per mesi e, una parte del raccolto, può essere risparmiata per essere piantata di nuovo in autunno.

Consigli

Come forse è già chiaro dalle righe precedenti, l’aglio desidera un terreno ricco e ben drenato. Se il pH del terreno è inferiore a 5,5, l’aggiunta di cenere di legno o di calce dolomitica potrebbe aiutare a raggiungere un equilibrio ideale.

Per quanto attiene la raccolta, l’aglio di solito matura con il caldo ma, così come avviene per il momento della coltivazione dei bulbi, per poter individuare il mese giusto per effettuare tale operazione bisognerà dare uno sguardo alla zona climatica di proprio riferimento.

Una volta raccolto l’aglio, bene conservarlo in uno spazio fresco, asciutto e ben ventilato. Non conservare l’aglio in frigorifero, in quanto ciò indurrebbe la germinazione, modificando la consistenza e il sapore dell’aglio. Utilizzare prima i bulbi danneggiati, e conservare invece i migliori, da destinare alla semina in autunno.

Malattie e parassiti

Molti coltivatori e giardinieri domestici hanno visto i propri bulbi essere colpiti da uno strano marciume bianco che provoca macchie nere e deterioramento dei bulbi stessi. Questa malattia si diffonde nel terreno e nell’acqua infetta ed è molto persistente. Il modo migliore per evitarlo è quello di non lasciare l’aglio in decomposizione nel terreno e di utilizzare una rigorosa rotazione di 4 anni.

Aglio e altre piante

Non tutti sanno che piantare l’aglio vicino alle rose aiuterà a respingere gli afidi. A causa dei suoi composti sulfurei, infatti, può anche aiutare a respingere le mosche bianche, i coleotteri giapponesi, i vermi delle radici e altri parassiti. L’aglio, trasformato in tè, o spray, agisce come un pesticida sistemico, che si forma nelle cellule delle piante. È un buon compagno per barbabietole, brassica, sedano, lattuga, patate, fragole e pomodori.

È invece opportuno evitare di piantarlo vicino a piselli o fagioli di qualsiasi tipo.

Speriamo con questi brevi suggerimenti di aver fornito una piccola  guida introduttiva per tutti coloro i quali desiderano coltivare l’aglio nel proprio giardino.

Naturalmente, di meri spunti iniziali si tratta! Dunque, chi ritiene di volerne sapere di più, perché non ha grande esperienza e teme di commettere errori, bene farebbe a cercare un sostanzioso e personalizzato aiuto da qualche agricoltore o giardiniere di fiducia, che possa prima di tutto effettuare un’analisi del proprio terreno e, secondariamente, fornire dei suggerimenti più pratici e concreti su come poter ottenere il meglio dal proprio giardino.

Pubblicato da Anna De Simone il 9 Marzo 2020