Agapanto: coltivazione, specie e malattie
I fiori che appartengono al genere Agapanto sono tutte originarie dell’Africa, infatti può capitarci di sentirle chiamare anche gigli africani. Si tratta di piante perenni piuttosto semplici da coltivare e che ci sanno regalare degli splendidi fiori, nel periodo estivo. La loro forma e a campanula, sono riuniti in infiorescenze che sbocciano in cima a degli steli molto lunghi. Molto spesso sono fiori blu, ma possono assumere anche delle sfumature violacee, oppure diventano bianchi.
Le Agapanto possono essere sia a foglia decidua che a foglia perenne, nel secondo caso le foglie sono più grandi, sia più larghe che più lunghe, e anche i fiori raggiungono dimensioni maggiori. Le radici sono rizomatose e permettono a queste piante di formare dei grossi cespugli.
Agapanto: coltivazione
In generale in un clima come quello italiano, le Agapanto più diffuse sono quelle a foglia perenne, in ogni caso è importante capire di che tipologia di pianta si tratta per poterla sistemare al meglio, infatti le Agapanthus a foglia decidua possono essere tenute all’aperto tutto l’anno solo se in inverno non si registrano temperature sotto gli zero gradi centigradi. Se accade solo per qualche giorno, si può provare a coprire la terra con delle foglie per proteggerla dal gelo, oppure con della torba, per cercare di far sopravvivere i rizomi. Se non siamo certi che il freddo durerà solo pochi giorni, meglio portare le piante al riparo in una zona buia della casa. Le annaffiature non devono mai essere troppo abbondanti, nella stagione fredda, basta un po’ d’acqua per non far seccare il terreno.
Se abbiamo a che fare con una Agapanto perenne, invece, possiamo tenere questa pianta all’aperto durante l’inverno quando le gelate sono poco frequenti, altrimenti meglio metterla al riparo, come nel precedente caso, in appartamento, al buio e al caldo. In generale le perenni resistono bene fino a -2°C, se la temperatura scende ancora, possono restare danneggiate le radici e le foglie ingialliscono.
Quando si compra una Agapanto, si deve poi provvedere al trapianto a terra o a un rinvaso, ma è necessario attendere la tarda primavera per non interrompere il suo sviluppo. Se ne stiamo piantando una serie, è molto importante posizionarle in modo che non si diano fastidio a vicenda, ciò significa tenere almeno mezzo metro di distanza tra una pianta e l’altra.
Quando si posizionano i rizomi nella terra, vanno messi a circa 10 centimetri di profondità in un buon terriccio che abbia una componente di torba e una di sabbia. In vaso servono anche dei pezzi di coccio per favorire il drenaggio dell’acqua.
Nelle prime fasi della crescita, fino alla comparsa dei primi germogli, meglio annaffiare con prudenza e non esporre la pianta alla luce, concimarla ogni due settimane e tenerla riparata dalle correnti. Anche più avanti, evitiamo sempre la luce diretta del sole, anche se le Agapanto sono piante che amano le posizioni luminose.
Durante il periodo vegetativo, invece, serve molta acqua, sempre stando attenti ai ristagni, per poi diminuire l’annaffiatura durante l’inverno. Sempre in primavera si deve somministrare il fertilizzante, meglio se liquido, da diluire nell’acqua di irrigazione. Sarà un buon contributo alla fioritura che avviene in estate. Non è necessario potare queste piante, basta eliminare fiori e foglie secchi o malati.
Agapanto: specie
Al di là delle specie a foglia decidua o a foglia perenne, ma i più interessanti sono gli ibridi. Vediamone alcune.
L’Agapanthus inapertus arriva dal Sud Africa e in estate produce fiori di colore blu più o meno intenso, viene dall’Africa anche l’Agapanthus africanus ma è molto meno diffusa tranne che a sud ovest della Provincia del Capo, produce fiori bianchi oppure color blu scuro all’inizio dell’autunno. C’è anche l‘Agapanthus praecox con foglie perenni e fiori di colore blu più o meno intenso.
La specie più conosciuta è l’Agapanthus campanulatus che ha moltissimi ibridi conosciuti con il nome di Headbourne per vie delle infiorescenze appariscenti. Può raggiungere anche l’altezza di un metro, è una pianta robusta con foglie che in inverno cadono per poi rispuntare in primavera.
Agapanto: malattie
Pur non essendo piante troppo deboli o soggette a malattie, possono lo stesso avere dei problemi e subire l’attacco di parassiti o di altri nemici. Ad esempio è necessario proteggerle da chiocciole e lumache che hanno l’abitudine di danneggiare le parti verdi divorandole. Si possono togliere con le mani, una a una, oppure usare esche avvelenate.
E’ però molto importante, ogni volta che si interviene su una pianta appartenente a questo genere, indossare dei guanti protettivi. Le Agapanthus, infatti, contengono delle sostanze tossiche e, mentre le curiamo, possiamo entrare in contatto con esse con il rischio di irritazioni sia della cute che delle mucose.
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Pubblicato da Marta Abbà il 17 Febbraio 2019