Addio amianto grazie al fotovoltaico

L’amianto, bandito circa vent’anni fa, sta pian piano scomparendo dagli edifici pubblici e privati del territorio italiano. Grosso contributo allo smantellamento di questo pericoloso materiale è arrivato dagli incentivi sul fotovoltaico.
Il bonus amianto del Conto Energia che prevede incentivi per chi sostituisce coperture in amianto con pannelli solari ha fatto sparire dai tetti italiani circa tredicimila milioni di metri quadri di pericolosissimo amianto.

La sostituzione dell’amianto su tetti con il fotovoltaico ha prodotto 1.340  megawatt fotovoltaici, circa 16.350 impianti: quasi il 30% dei 4,6 GW attualmente incentivati dal Quarto Conto Energia.

Il dato è stato fornito dal direttore operativo del GSE durante l’Italian PV Summit di Verona, il quale ha evidenziato il fortissimo successo delle installazioni del fotovoltaico. Basta considerare che oggi circa il 95% dei Comuni italiani ha nel proprio territorio almeno un impianto fotovoltaico, una quota che era solo del 31% nel 2007.

Prima dell’esplosione del fotovoltaico dell’ultimo anno alla Borsa elettrica c’erano due picchi di prezzo, uno di giorno, verso le 11 di mattina, e uno di sera, verso le 18-20. Ora il picco delle 11 di mattina è praticamente scomparso. La spiegazione è che il fotovoltaico, assieme alle altre rinnovabili, grazie alla produzione e a costi marginali nulli riesce a contenere il prezzo dell’energia.

Le regioni italiane che maggiormente hanno usufruito del bonus amianto sono state la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte. La Lombardia ha sostituito 1.258.913 metri quadrati di tetti in amianto con 135.967 kW di pannelli fotovoltaici, l’Emilia Romagna ne ha bonificati 738.075 metri quadrati con 81.356 kW e il Piemonte 539.386 con 60.563 kW. Il costo del bonus è stimato in 45,8 milioni di euro.

Passi avanti dunque per la bonifica dell’amianto, anche se nelle regioni del sud i numeri sono molto bassi. La strada è ancora lunga, sarebbero ancora 50mila gli edifici pubblici e privati coperti ancora oggi dal cemento-amianto, per un totale di 100 milioni di metri quadrati di onduline, a cui vanno aggiunti 600mila metri cubi di amianto friabile.

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