Raccogliere acqua piovana per innaffiare
Acqua piovana per innaffiare: come raccogliere acqua piovana per irrigare l’orto e le piante in balcone risparmiando acqua potabile. L’acqua piovana è buona per irrigare l’orto? Scopriamolo insieme.
L’acqua è una risorsa preziosa e destinata a finire. Già da anni sentiamo parlare di crisi idrica, tuttavia, sono pochi i settori industriali che stanno adottando strategie per efficientare il consumo d’acqua. Se, nel nostro piccolo, vogliamo fare la differenza e salvaguardare le risorse idriche, possiamo iniziare a sfruttare l’acqua piovana per l’irrigazione dell’orto e la pulizia del giardino. Con la raccolta dell’acqua piovana, da un lato salvaguardiamo le risorse del pianeta e dall’altro risparmiamo risorse danarose importanti per l’economia domestica.
In più, raccogliendo l’acqua piovana, alleggeriamo anche la rete fognaria prevenendo eventuali sovraccarichi.
Acqua piovana per innaffiare
L’acqua piovana è buona per innaffiare l’orto?
La risposta è sì! L’acqua piovana è priva di calcare quindi è particolarmente indicata per l’irrigazione delle piante.
Come raccogliere acqua piovana sul balcone
Per la raccolta dell’acqua piovana è possibile sfruttare dei secchi posti all’aperto, oppure, se avete solo poche piante, potete usare delle sezioni di bottiglie. Chi vuole raccogliere grandi quantità di acqua piovana può sfruttare il pluviale del tetto convogliando le acque in un’apposita tanica di raccolta.
Chi vuole raccogliere l’acqua piovana sul balcone può sfruttare diverse strategie casalinghe, semplici e veloci. Per esempio: in vista di un temporale sistemate mastelli in plastica (quelli che si usano, in genere, per raccogliere la biancheria sporca o stesa al sole) sul balcone o in terrazza. Scegliete mastelli dal diametro piuttosto largo in modo da poterli svuotare con facilità sfruttando delle taniche più piccole.
Chi necessita di poca acqua irrigua, per la raccolta dell’acqua piovana può posizionare delle bottiglie di plastiche provviste di un largo imbuto così da aumentare la superficie di raccolta.
Se volete ipotizzare un piccolo impianto di raccolta, ricordate che questo è costituito da tre elementi principali: deviatore, filtro e serbatoio di stoccaggio. Il deviatore non è sempre utilizzato e ha la funzione di separare le acque di prima pioggia (perché più cariche di sostanze inquinanti presenti in atmosfera) da quelle destinate alla raccolta.
Come raccogliere acqua piovana nell’orto
Nell’orto si possono sfruttare tutte le strategie viste per la raccolta dell’acqua piovana in balcone, in più, non avendo problemi di capacità di carico, nell’orto si può sfruttare l’acqua proveniente dal pluviale del solaio. Sfruttate il sistema di grondaie per convogliare l’acqua piovana in una cisterna collegata a un impianto idrico automatico che, con l’opportuna programmazione, sfrutterà al meglio l’acqua piovana per innaffiare le piante.
Per costruire un impianto di recupero dell’acqua piovana è necessario individuare almeno uno dei tubi di scarico pluviale dell’edificio per poi convogliarlo al serbatoio di raccolta che, in base alle proprie esigenze, può essere interrato o integrato nell’arredo del giardino.
Se non avete spazio a sufficienza, potete ipotizzare l’impiego di taniche più strette e lunghe oppure taniche ripiegabili (in tessuto impermeabile). Chi vuole investire in un sistema di raccolta acqua piovana può acquistare delle cisterne da interrare. Con cisterne sufficientemente grandi, oltre a irrigare l’orto, si avrà acqua a disposizione per altri scopi: al serbatoio dovranno arrivare i tubi di recupero dell’acqua mentre dalla cisterna dovranno partire i vari collaterali per la ri-distribuzione dell’acqua piovana; a tal proposito potrebbe essere necessario un sistema di distribuzione per l’irrigazione e un sistema di distribuzione in ambito domestico (per provvedere al fabbisogno idrico dello scarico del WC, della lavatrice, pulizia dei pavimenti…). Per maggiori informazioni: sistema di recupero acqua piovana, quando conviene.
In caso di raccolta d’acqua dal pluviale, il filtro può essere integrato nel sistema di convogliamento delle acque. Il filtro è costituito da un involucro facilmente raccordabile e asportabile per la periodica manutenzione. Vi sono diversi tipi di filtri da ipotizzare, per citarne qualcuno: filtro autopulente, filtro a camere e filtro centrifugo.
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Pubblicato da Anna De Simone il 20 Giugno 2016