Acqua di sorgente, caratteristiche
Acqua di sorgente è quella che sgorga dalle rocce o da terreni profondi. Indipendentemente dalla sua qualità in termini di durezza e purezza, che la definizione acqua sorgiva ci induce a dare per scontata anche se in realtà non è così, acqua di sorgente è sinonimo di dinamicità e vitalità.
Per questo motivo l’acqua di sorgente che sgorga dalle rocce ci sembra più buona, più compatta, più viva, dal gusto più pieno. Ci disseta e ci rinfresca meglio dell’acqua che esce dal rubinetto e dell’acqua in bottiglia. Ecco, appunto: l’acqua di sorgente ‘sgorga’ mentre l’acqua di rubinetto ‘esce’. L’acqua in bottiglia è rinchiusa ed è schiava di una forma. Basta questo a farci preferire l’acqua sorgiva.
Acqua di sorgente alpina è acqua filtrata da strati terrosi e sabbiosi che funzionano da ‘filtro antiparticolato per acqua’: gli inquinanti pesanti decadono e l’acqua risulta ripulita. Inoltre è ‘acqua dinamizzata’, cioè acqua dotata della capacità di vitalizzare le cellule dell’organismo e di essere terapeutica per gli organi emuntori, a cominciare dai reni. Abbiate però cura di berla a monte dei centri abitati e dei pascoli, per evitare che sia contaminata da inquinanti organici.
Di bere acqua di sorgente può capitare durante le passeggiate in montagna. Oppure in vacanza per chi ha la fortuna di avere una casa nei pressi di una sorgente naturale. Nel primo caso rispettate l’indicazione di ‘non potabile’ quando la trovate; e se proprio avete sete usate delle precauzioni tipo un potabilizzatore portatile per acqua. Nel secondo caso, trattandosi di un uso continuativo, eseguite una periodica analisi dell’acqua.
Per evidenziare eventuali inquinanti organici senza escluderne alcuno serve un’analisi di laboratorio. Ma se siete lontani da centri abitati e pascoli e la sorgente ha un ricambio veloce potete stare abbastanza tranquilli. Se proprio non vi fidate potete ricorrere a un distillatore d’acqua (fino a 4 litri per volta) o produrre voi stessi acqua distillata.
Per gli inquinanti chimici può anche bastare un kit fai da te di analisi dell’acqua. Ne esistono di semplici ed economici, come quello realizzato dall’Università bicocca di Milano, che usando le strisce colorimetriche evidenzia la presenza di cloruri, solfati, nitrati e nitriti nell’acqua. Kit di questo tipo servono anche a determinarne la durezza e il pH dell’acqua.
Qui pote acquistare il kit di analisi della qualità dell’acqua
o un potabilizzatore portatile
o un distillatore d’acqua domestico completo di caraffa
Pubblicato da Michele Ciceri il 6 Luglio 2015