Sono molte le fake news che circolano sull’acqua del rubinetto. Ricordiamo, per esempio, la falsa credenza secondo cui non sia sicura, o ancora quella che sostiene che sia peggiore dell’acqua in bottiglia. Il tutto si traduce in una sfiducia nei confronti dell’acqua che sgorga dai nostri rubinetti, conducendo a una serie di conseguenze a catena. In primis, la diffusione smisurata delle bottiglie di plastica che, come ben sappiamo, comportano un impatto ambientale devastante. Impatto che potrebbe essere sensibilmente limitato, consumando l’acqua del rubinetto, un’acqua sana e perfettamente bevibile.
È proprio a partire da questa consapevolezza che nasce e si sviluppa il progetto TAPP Water.
Il consumo di acqua imbottigliata in Italia
Con 224 litri annuali pro capite l’Italia è protagonista di un particolare “primato”, rappresentando il terzo Paese nel mondo nel consumo di acqua in bottiglia.* Si tratta di un dato allarmante, se consideriamo che l’acqua del rubinetto italiana è di qualità e offre tutte le sicurezze sanitarie necessarie.
Ciò si deve, non solo ma in gran parte, a tutta una serie di false credenze erroneamente diffuse. Si pensa per esempio che l’acqua imbottigliata sia più sana. L’acqua dei nostri acquedotti, in realtà, è rigorosamente controllata da parte delle Asl. Si crede inoltre che l’acqua che presenta un elevato contenuto di sodio faccia male alla salute. Sappiamo che in presenza di determinate malattie, si raccomanda un’assunzione ridotta di questo minerale. Ma la percentuale di sodio assunta attraverso l’acqua ha un effetto del tutto trascurabile rispetto a quella assorbita dagli alimenti. Basti pensare che per ingerire un solo grammo di sodio per mezzo dell’acqua, dovremmo berne circa 20 litri al giorno.
Molte famiglie optano inoltre per comprare bottiglie di plastica perché considerano poco gradevole il sapore dell’acqua del rubinetto.
La storia di TAPP Water
Alle spalle di TAPP Water c’è l’esperienza di Magnus Jern e Alex Schwarz che dieci anni fa hanno lasciato i loro rispettivi Paesi nativi, la Svezia e la Germania, per trasferirsi a Barcellona. Giunti nella capitale catalana, Magnus e Alex sono rimasti sorpresi nel provare l’acqua dei rubinetti cittadini, con un sapore molto diverso da quello a cui erano abituati. Infatti in Svezia e in Germania, così come in buona parte dei Paesi europei, l’acqua del rubinetto è pulita e di buon sapore, e per questo ampiamente utilizzata sia per bere sia per cucinare.
Magnus e Alex sono stati capaci di sentire in prima persona il problema che questa situazione comporta non solo a Barcellona, ma in tutta l’Europa meridionale. Hanno perciò svolto una ricerca di due anni per studiare a fondo l’acqua del rubinetto in Spagna nonché le tecnologie di filtraggio e il comportamento dei cittadini spagnoli nell’acquisto e nel consumo dell’acqua. Con un scopo ben preciso: trovare il migliore sistema di filtraggio.
Dalla loro ricerca è emerso che l’acqua del rubinetto è di alta qualità in gran parte del Paese, anche se di solito presenta un sapore sgradevole. E questa è una sfida che riguarda altre nazioni europee, Italia inclusa.
A partire da questo presupposto è nata l’idea di creare un filtro che fosse facile da installare, comodo per l’uso quotidiano e che offrisse acqua dal sapore buono a un prezzo accessibile, abbattendo al tempo stesso l’impatto ambientale causato dalle tonnellate di bottiglie di plastica gettate ogni anno nel mondo.
Nel 2016, a Barcellona, è così nata TAPP Water, azienda produttrice di filtri per acqua biodegradabili. Accanto a Magnus Jern e ad Alexander Schwarz si sono affiancati Rocío Alcocer e Jeff Cardarelli. Quattro partner spinti da un obiettivo comune: offrire acqua di rubinetto più pulita, più sana e con un impatto ambientale minimo.
Dopo aver testato più di 50 filtri e diverse tecnologie, i partner hanno finalmente sviluppato il tipo di filtro che ottiene l’acqua più pulita e migliore in Spagna.
TAPP 1, il primo prodotto dell’azienda, è stato lanciato a giugno 2016. TAPP 1s, il primo filtro per la doccia, è venuto alla luce a dicembre 2016. Dopo il successo del suo primo prodotto, TAPP Water ha lanciato nel novembre 2017 TAPP 2.
I filtri TAPP Water
TAPP 2: il primo filtro per il rubinetto 100% biodegradabile
TAPP 2 è il primo filtro con cartucce completamente biodegradabili sul mercato, con una vita utile di circa tre mesi. Le cartucce, realizzate in plastica PLA biodegradabile, gomma biodegradabile e un blocco naturale al 100% di carbone attivo ottenuto da gusci di cocco, eliminano oltre ottanta diversi inquinanti così come i metalli pesanti.
TAPP 2 è un filtro smart. Presenta infatti un chip Bluetooth BLE 4.0 che si collega all’applicazione mobile MyTAPP, fornendo aggiornamenti costanti sullo stato della cartuccia. L’app offre inoltre informazioni sul risparmio e sull’impatto ambientale positivo rispetto all’acquisto di bottiglie di plastica.
TAPP 1s: il filtro per la doccia
Ci sono molti vantaggi associati all’uso dei filtri doccia. Questi prodotti contribuiscono a ridurre le problematiche che possono derivare dalle impurità presenti nell’acqua quando entrano a contatto con la nostra pelle e i nostri capelli. I filtri doccia sono perciò particolarmente indicati per le persone con cute sensibile, così come per i bambini e gli anziani.
TAPP Water, la salute e l’ambiente
TAPP Water è finora riuscita a scongiurare il consumo di 10 milioni di bottiglie di plastica, equivalenti a 30 campi da calcio pieni bottiglie da 1,5 litri. Guardando in prospettiva al 2020, la società prevede che eviterà l’acquisto di circa 1 miliardo di bottiglie di plastica, con la vendita di 1,2 milioni di filtri.
Il blocco di carbone attivo naturale al 100% consente di eliminare il cattivo gusto e l’odore dell’acqua, oltre a cloro, microplastiche, prodotti chimici agricoli, pesticidi e altri composti che possono permanere nell’acqua pubblica dopo i trattamenti di igienizzazione, rispettando comunque l’apporto di minerali utili per l’organismo, come il magnesio, il potassio o il ferro.
I filtri TAPP sono inoltre amici del portafoglio, garantendo un risparmio sostanziale: l’acqua filtrata dal rubinetto infatti è fino a 130 volte più economica dell’acqua in bottiglia.
* Fonte Censis 2018