Acne da sciarpa e altri fastidi alla pelle
Arriva il freddo e cominciamo a sfoggiare le varie sciarpe che abbiamo, le più comode, le più belle, le più calde oppure le più adatte alla propria mise. C’è chi ha la sua preferita e la usa da novembre a febbraio no stop, chi la cambia ogni giorno a seconda del cappotto o dell’umore guardando il colore e chi invece passa l’inverno alla ricerca di quella perfetta per evitare l’acne da sciarpa.
È un problema che colpisce soprattutto gli adolescenti ma allargando lo sguardo si puó notare che sono tante le persone che hanno conflitti con le sciarpe.
Acne da sciarpa: di cosa si tratta
Si chiama “da sciarpa” ma è un problema che si presenta anche con maglioni girocollo o a collo alto ed è una condizione che può colpire in particolare gli adolescenti già portati a sviluppare acne giovanile. La causa è il contatto con indumenti o sciarpe di lana e anche di cachemire che vicino al collo scatenano delle reazioni sgradevoli quando le fibre sfregano la cute e si introducono nei follicoli, o pori della pelle. Il fatto è che il collo è una zona particolarmente sensibile ed è facile che si irriti se a contatto con fibra non del tutto morbida.
Si potrebbe pensare che una sciarpa di lana arrivi a provocare un po’ di rossore e di irritazione ma il problema non si ferma lì: possono sbucare anche dei veri brufoli da sfregamento. Un fenomeno simile si presenta anche per chi porta il casco e ha il cinturino di sicurezza che sfrega sul collo. Questo ci dimostra che quando si parla di acne, compresa quella da sciarpa, non si intende trattare un problema che riguarda solo gli adolescenti ma una fetta di popolazione più ampia che è bene non trascuri questo tipo di segnali che il corpo ci manda.
Come riconoscere l’acne da sciarpa
I sintomi dell’acne da sciarpa sono gli stessi della comune acne: arrossamento della pelle e comparsa di brufoli, punti neri o punti bianchi (comedoni) ma che in questo caso si manifestano solo sul collo e sul mento, ovvero nelle aree della nostra cute che entrato a contatto con la sciarpa.
Acne da sciarpa: come si cura
Prima di porre rimedio è necessario riconoscere il problema e non sottovalutarlo. Il sintomo prevalente è l’arrossamento cutaneo locale associato alla comparsa di foruncoli. È molto simile alla normale acne ma è sul collo stavolta che compare l’infiammazione dei follicoli piliferi. A questo punto vi chiederete se ci si trovi costretti a non proteggere in alcun modo il collo da freddo.
No, non è così, per fortuna, perché ci sono dei rimedi, delle creme a base di acido salicilico o di zolfo colloidale che riducono rapidamente l’infiammazione. In generale è consigliato però non insistere con le sciarpe in lana e optare per quelle di seta, se ne trovano anche di molto pesanti. Per quanto riguarda gli abiti, maglioni di lana a collo alto sono banditi e se amiamo il modello così possiamo cercarne di altri materiali meno irritanti. Il Pile è un’ottima alternativa.
Il problema della lana non riguarda spesso la lana pura ma quella che viene mescolata con altre fibre. Tra i materiali tessili quelli che provocano allergie sono quelli derivati della resina di formaldeide che troviamo nei capi elasticizzati, a prova d’acqua, di sgualcitura e di restringimento. Se siamo sensibili a questi materiali possono spuntare sulla pelle bruciature, lividi e gonfiore e a questo punto bisogna eliminare i vestiti che li contengono cercando quelli con poliestere, nylon e acrilici privi di formaldeide.
Sciarpe e fastidi alla pelle
Approfondendo tutte quelle che sono le problematiche a cui si va incontro affrontando il freddo con sciarpe e indumenti che avvolgono il collo, ci si trova a scoprire anche delle interessanti soluzioni non solo legate al freddo ma anche all’inquinamento. Chi vive in città soprattutto oltre a doversi proteggere dal freddo in inverno, quasi tutto l’anno deve pensare anche allo smog che respira e che può dare problemi non solo alla pelle ma anche all’apparato respiratorio.
Sul mercato di recente sono state lanciate delle sciarpe speciali che filtrano l’aria che si respira. Sono frutto di studi sui materiali più innovativi e create in modo da trattenere le sostanze inquinanti, gli allergeni, i peli di animali domestici e gli agenti patogeni responsabili dell’influenza, della polmonite, della tubercolosi o dello streptococco. Questa Bioscarf quindi sostituisce sia le sciarpe che le mascherine anti estetiche che qualcuno utilizza.
Nelle città europee non sono ancora molto utilizzate ma se si va in Cina se ne trovano tantissime e l’idea di questa sciarpa è nata proprio in un viaggio da quelle parti. La sciarpa anti smog è lungo 2 metri e largo 20 centimetri e funziona come filtro, in grado di trattenere il 99,75% degli agenti inquinanti di dimensioni non inferiori a 0,1 micron, bloccando anche i pollini e i virus responsabili dell’insorgere dei tanto odiosi stati influenzali.
Pubblicato da Marta Abbà il 7 Marzo 2021