Aceto bianco di alcol: cos’è e come usarlo
L’aceto bianco di alcol è una sostanza naturale che può essere utilizzata per decine di diversi scopi, alimentari o meno.
Cerchiamo allora di saperne un po’ di più, andando a scoprire come ottenere il massimo dall’aceto bianco di alcol nella opportuna sicurezza.
Gli usi dell’aceto bianco di alcol
L’aceto bianco di alcol è naturale, non tossico, economico e versatile. Insomma, quanto basta per meritare un po’ di attenzione aggiuntiva nei confronti di questa sostanzia.
Per esempio, dovresti già sapere che molte persone usano l’aceto per pulire le finestre, i lavandini, gli elettrodomestici, i vetri e tanto altro ancora, rimuovere le macchie, estirpare le erbacce, rimuovere gli odori dai tessuti, invecchiare il legno, rimuovere le etichette appiccicose, disinfettare i taglieri e le altre superfici, alleviare il dolore delle punture di insetti e delle scottature solari, ammorbidire gli albumi d’uovo, disinfettare le ferite, la frutta e la verdura fresca, prevenire o trattare diverse condizioni e così via.
Ma sono davvero così tanti gli utilizzi dell’aceto? Cerchiamo innanzitutto di comprendere di cosa si tratta e, secondariamente, come usarlo con correttezza e sicurezza.
Cos’è l’aceto?
L’aceto, il cui nome deriva dal francese vin aigre, vino acido, è prodotto naturalmente attraverso un processo in due fasi, che inizia quando i lieviti digeriscono gli zuccheri della frutta, dei cereali (e talvolta delle verdure) in vini, birre o alcoli di grano. I batteri dell’acido acetico, onnipresenti nell’ambiente, fanno fermentare ulteriormente l’alcol nell’aceto.
Gli aceti disponibili in commercio sono miscelati con acqua o altri liquidi per contenere tra il quattro e l’otto per cento di acido acetico. L’etichetta del prodotto deve, naturalmente, indicare la percentuale di acido acetico.
Ora, la maggior parte dei supermercati e dei negozi di specialità alimentari offrono una vasta gamma di aceti, spesso denominati a partire dal materiale fermentato prima in alcool, ma a volte contenenti erbe, spezie, frutta o altri agenti aromatizzanti.
Tutti gli aceti però, per definizione, contengono una certa percentuale di acido acetico, che è responsabile di almeno alcuni dei suoi effetti. E alcuni di questi effetti possono causare danni a te, ai tuoi animali domestici o ai materiali con cui lavori. Ecco perché – pur trattandosi di un prodotto naturale – è bene fare massima attenzione alle avvertenze.
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Quando usare l’aceto e quando non usarlo
Per prima cosa, attenzione all’aceto per scopi alimentari. Non dovresti andare incontro a nessun tipo di pregiudizio nel caso in cui l’aceto bianco abbia solo il 5% di acido acetico: se non irrita il tuo apparato digerente e non è sgradevole al tuo palato, puoi sicuramente goderti i sottaceti, le marinate e gli altri prodotti sottaceti.
Tuttavia, ti consigliamo di non sorseggiare aceto non diluito! È sempre acido acetico. E, specialmente non diluito, l’aceto può danneggiare i tessuti della bocca e dell’apparato digerente. Non è raro che i bambini subiscano ustioni a causa dell’aceto bevuto e degli impacchi di aceto usati per abbassare la febbre o lenire le scottature solari!
L’aceto è sicuro come rimedio fai-da-te?
Prima di usare l’aceto come rimedio fai-da-te, è bene cercare di ricordarsi una cosa: agisci con grande attenzione e cautela!
Non importa quante testimonianze tu abbia letto o sentito sui miracoli dell’aceto. Non devi usarlo per automedicarti senza consultare il tuo medico. L’aceto può interferire con i farmaci da prescrizione o da banco o con gli integratori che assumi. Dunque, curare se stessi con l’aceto bianco per un grave problema medico, prima di consultare il personale sanitario, può ritardare il trattamento medico appropriato!
Ancora, tampone una piccola ferita o puntura di insetto con aceto bianco può aiutare a disinfettare la zona e alleviare il dolore, gonfiore o prurito. Ma non usarlo per grandi aree della pelle, e non coprire un’area trattata con aceto con una benda.
Ancora, non usare aceto non diluito e non usare preparati a base di aceto per rinfrescare l’alito o per sbiancare i denti. Il suo acido può erodere lo smalto dei denti e danneggiare i tessuti sensibili.
Dimentica anche il balsamo per capelli a base di aceto. In questo caso, infatti, l’aceto deve essere diluito in una grande quantità di acqua calda, in maniera tale che non determini pregiudizi al benessere di cute e chioma.
Si può usare per la pulizia?
L’aceto può giocare un ruolo importante nella pulizia domestica. Scegli l’aceto bianco (a base di grano) per tutte le finalità di lavanderia e di smacchiatura; l’aceto di sidro di mele e altri aceti aromatizzati possono macchiare vestiti, tappeti, tende.
Una tazza di aceto bianco nel ciclo di risciacquo scioglierà i residui di sapone e detersivo nei vestiti e nella lavatrice, oltre a illuminare, deodorare, aiutare ad ammorbidire e rimuovere molte macchie dai vestiti. Attenzione, però: i manuali d’uso di alcuni nuovi elettrodomestici (lavastoviglie e lavatrici) possono comunicare agli utenti di evitare l’aceto, perché può danneggiare le guarnizioni in gomma sintetica degli elettrodomestici.
Una miscela di metà aceto e metà acqua in una bottiglia a spruzzo può inoltre essere utile per la pulizia di vetri, elettrodomestici, sanitari in ceramica e, di tanto in tanto, per eliminare i residui nella caffettiera. Ma è opportuno evitare di strofinare le superfici di pietra, marmo o granito con soluzioni di aceto; può essere allettante, ma l’acido si consuma e incide la pietra.
Infine, non usare l’aceto sui pavimenti in legno duro o sui mobili in legno, perché potrebbe danneggiare la finitura. Gli esperti raccomandano inoltre di non usare l’aceto per pulire gli schermi di computer o smartphone, in quanto potrebbe danneggiare i loro rivestimenti protettivi.
Pubblicato da Anna De Simone il 3 Marzo 2020