Abbacchiatura, un termine noto a chi pratica l’agricoltura o almeno vive in un luogo in cui più che esserci campi ci sono uliveti oppure alberi di noci e mandorle. E’ una tecnica che come molte altre in questo settore ma non solo, è andata evolvendosi e nei prossimi anni probabilmente continuerà a farlo a beneficio delle persone che potranno continuare a coltivare facendo meno fatica fisica e quindi un lavoro meno logorante.
Abbacchiatura: significato
In agricoltura, l’abbacchiatura, anche detta bacchiatura, è un metodo di raccolta di frutti. Non vale per un solo frutto, non solo per le olive, quindi, ma per diversi alberi, soprattutto noci, olive, castagne e mandorle. Quando si fa la raccolta con questa tecnica, si batte con lunghi bastoni i rami delle piante interessate in modo che i prodotti ormai maturi su di essi appesi cadano a terra in modo naturale e abbastanza immediato.
Ci sono casi in cui l’abbacchiatura viene sconsigliata, uno degli svantaggi infatti di procedere in questo modo è che si possono causare dei danni agli alberi, non sempre riparabili e prevedibili. Oltre alle “lesioni” da pertica, ci sono anche da tenere in conto, le successive e conseguenti malattie parassitarie che possono incorrere quando un ramo o un tronco ha delle “ferite aperte”, proprio come accade alle persone. Si diventa più vulnerabili.
Abbacchiatura: olive
Molto utilizzato in passato, questo metodo oggi non è molto facile da vedere applicato proprio per il rischio di danneggiamenti appena illustrato. Soprattutto se gli alberi sono giovani, o non hanno un tronco e dei rami così coriacei, il rischio è alto e non vale la pena di correrlo anche se, a tutti gli effetti, l’abbacchiatura è uno dei metodi più veloci.
Nel caso delle olive, inoltre, c’è un altro svantaggio da sottolineare: quelle più mature possono rompersi per l’impatto con la pertica o con il terreno causando una ulteriore perdita all’agricoltore.
Abbacchiatore elettrico
Oggi, e già da qualche decennio, si utilizza anche un dispositivo elettrico. Questo attrezzo riesce ad essere meno lesivo e può essere scelto in alternativa con l’abbacchiatore pneumatico che è un dispositivo ad aria compressa.
Entrambi hanno aste allungabili che, muovendosi, provocano la caduta dei frutti sulle reti. Non si lavora più quindi dando dei forti colpi ritmici ma sfruttando la vibrazione veloce, oltre 1000 battiti minuto, di alcuni pettini contrapposti.
Abbacchiatura: noci
Anche quando si ha a che fare con le noci si può utilizzare questa tecnica, l’abbacchiatura dei rami, in passato praticata con lunghe pertiche oppure, a seconda della robustezza degli alberi, anche con un bastone di legno molto lungo e leggero, come le canne. Scuotendo i rami, si fanno cadere le noci e stavolta il bello è che non si ammaccano come le olive.
Il periodo ideale per raccogliere le noci con l’abbacchiatura dipende molto dall’andamento del clima di stagione in stagione, meglio quindi osservare i frutti e vedere quando il mallo presenta una serie di fenditure e inizia a distaccarsi dal guscio.
Abbacchiatura mandorle
Per le mandorle vale qualcosa di simile, sono mature quando il mallo si stacca dal guscio e si secca progressivamente. L’abbacchiatura in questo caso può essere effettuata sia con lunghe pertiche, manualmente, sia in modo elettrico, ricordando di non colpire i rami troppo violentemente.
Le mandorle vengono fatte cadere su reti stese sotto la chioma, i frutti si raccattano a mano.
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