10 cose da sapere per festeggiare i 50 anni dello sbarco sulla luna

sbarco sulla luna

E’ passato mezzo secolo, 50 anni, dal giorno in cui per la prima volta un essere umano ha messo piede sulla Luna. Era la notte del 20 luglio 1969 e l’essere umano in questione è il noto Neil Armstrong, in missione assieme al meno noto Buzz Aldrin. In questi decenni si è discusso molto dello sbarco sulla Luna che, tra dubbi, sospetti e grandi celebrazioni, resta una data da ricordare, che ci riporta al passato, e agli avvenimenti che lo hanno reso possibile, ma che allo stesso tempo ci proietta nel futuro. Siamo sbarcati sulla Luna, dove metteremo piede nei prossimi decenni?



L’esplorazione dell’universo è un tema affascinante, che cattura l’attenzione anche nei non addetti ai lavori, perché è magica l’attrazione che ogni terrestre prova per ciò che non appartiene al suo pianeta, un mix di curiosità e paura che rende elettrizzante ogni ipotesi.

Per celebrare al meglio questo anniversario tondo come solo la Luna piena può essere, abbiamo deciso di raccontare 10 curiosità sul nostro satellite. Vi consiglieremo poi qualche pellicola che racconta in modo approfondito e allo stesso tempo avventuroso l’impresa di Neil Armstrong, un uomo coraggioso che è diventato con il tempo il simbolo di tutti coloro che investono tempo ed energie per saperne un po’ di più e allargare l’orizzonte conoscitivo di tutta l’umanità.

10 cose da sapere sulla luna

  1. E’ chiaro che la prima volta è sempre la prima volta, un’emozione che non si scorda mai. Non dobbiamo però dimenticare che dopo quel 20 luglio del 1969, con la missione Apollo 11, ci sono state altre presenza sulla Luna, l’ultima nel 1972 con la Apollo 17. In totale, solo 12 astronauti hanno lasciato la loro impronta sul suolo lunare: Neil Armstrong (1930-2012) è stato il primo, Eugene Cernan (1934-2017) l’ultimo. Per raggiungere il satellite abbiamo usato un razzo gigantesco, alto più di 100 metri, 110,6 per l’esattezza, più grande sia della Statua della Libertà che dell’imponente Duomo di Milano. Si chiama razzo Saturn V. Non lasciamoci però ingannare dalle dimensioni perché i tre astronauti delle missioni Apollo che vi sono saliti, hanno vissuto in un abitacolo minuscolo, di appena 6,3 metri cubi!
  2. Si è chiacchierato e ogni tanto si chiacchiera ancora di presenza di vita sulla Luna. Al momento non se ne sono registrate ma possiamo invece confermare che su questo satellite c’è l’acqua. Lo sappiamo grazie alla Nasa che l’ha rilevata con lo strumento Moon Mineralogy Mapper che ha individuato in entrambi i poli lunari dei depositi di acqua ghiacciata. C’è chi immagina che quando l’uomo colonizzerà la Luna, potrà servirsene liberamente. Mentre attendiamo di installarci lì, abbiamo lasciato sul posto tantissimi “oggetti” di vario tipo: sonde, veicoli lunari, targhe, bandiere e oggetti personali come le due palline da golf lanciate dall’astronauta Alan Shepard durante la missione Apollo 14.
  3. Per chi desidera immedesimarsi in Neil e festeggiare i 50 anni della sua impresa immaginando di arrivare lui stesso sul satellite, c’è un’ampia raccolta di fotografie dell’uomo sulla Luna e delle missioni spaziali Apollo realizzato dalla Nasa su Flickr. E’ un patrimonio inimmaginabile, oltre 15mila scatti. Cercate “projectapolloarchive”.
  4. A continuare ad osservarla e a studiarla, diventa scontato cominciare a chiedersi quali sono le origini della Luna. Ovviamente esistono diverse teorie e sarebbe lungo, oltre che complesso, spiegarle tutte. Ci limitiamo a riportare qui quella che ad oggi è la più accreditata, lasciando aperto il dibattito. Sembrerebbe che la Luna si sia formata a seguito dell’impatto di un corpo celeste, chiamato Theia con la Terra. Sarebbe successo oltre 4 miliardi di anni e avrebbe provocato il distaccamento di un po’ di materiale terrestre che ha poi preso forma separatamente.
  5. Da frammento di Terra e satellite, la Luna ha assunto diverse forme e ha visto le proprie caratteristiche modificarsi nel tempo. Circa 3,5 miliardi di anni fa aveva una sua atmosfera e alcuni scienziati sostengono ci fosse anche un campo magnetico che schermava il vento solare. Altri, ancora più audaci, sono convinti che ci vivesse qualcuno.
  6. Secondo l’Agenzia spaziale giapponese (Jaxa) una delle ipotesi futuribili, per quanto riguarda la nostra vita nell’universo, è quella che sostiene vivremo nel sottosuolo lunare. I giapponesi se ne sono convinti quando hanno di recente scoperto sul satellite un tunnel lungo 50 km e alto mille metri, in gradi di ospitare un’intera città e di proteggerla da meteoriti, raggi cosmici e dalle terribili escursioni termiche lunari.
  7. Che sia nel sottosuolo o sulla superficie, in ogni caso si dovrà trovare il modo per raggiungere la Luna sia fisicamente che a livello di comunicazioni extraterrestri, come se il satellite diventasse una sorta di succursale. Per il trasporto Terra – Luna, sembra ci siano dei progetti in via di sviluppo da parte di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, una navicella che potrà trasportare sia persone che merci. Per comunicare invece via telefono, potrebbe essere in arrivo una rete cellulare 4G. Ci sta lavorando la startup tedesca Part-Time Scientists. Non immaginiamoci, non ora per lo meno, di poter mandare dei messaggi Whatsapp Terra Luna: la prima applicazione di questa rete riguarderà il collegamento di un rover che avrà il compito di inviare sulla terra immagini live in HD.
  8. Ci siamo già andati un po’ di volte ma ci stiamo prendendo gusto e ci torneremo, sulla Luna. Quando? La data più probabile è quella del 2026. Questo è l’obiettivo degli Stati Uniti che mirano a proseguire le proprie scoperte lunari, per utilizzare il satellite anche come meta per le vacanze.
  9. Un altro motivo per cui potremmo voler sfruttare il nostro satellite, è la rilevata e confermata presenza dell’elio-3, un isotopo raro sulla Terra ma lì abbondante a causa del vento solare. Questo isotopo sarebbe per noi importante perché alimenterebbe le centrali a fusione nucleare per i prossimi decenni.
  10. Non siamo ancora ben certi di come si vive lassù ma abbiamo già pensato di importare la proprietà privata. Chi desidera assicurarsi qualche ettaro di Luna può provare sul sito www.moonestates.com che vende appezzamenti lunari (ma anche marziani o venusiani) per pochi spiccioli.

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10 film da vedere per festeggiare i 50 anni dello sbarco sulla luna

Probabilmente, se non fosse vero, diremmo che sembrerebbe di essere in un film. E invece è vero, ma di film sullo sbarco sulla Luna ne abbiamo prodotti parecchi lo stesso. Ecco i migliori, possiamo vederli o rivederli nei prossimi giorni per entrare nel mood giusto e cogliere lo spirito dell’avventura, anche se a 50 anni di distanza.

  1. First Man – Il primo uomo (2018) di Damien Chazelle. Un eccellente Ryan Gosling interpreta Neil Armstrong, non solo come pilota della Nasa ma anche come padre e marito.
  2. Moon (2009) di Duncan Jones – Film di fantascienza diretto dal figlio del cantante David Bowie con un bel colpo di scena.
  3. L’uomo che comprò la Luna (2018) di Paolo Zucca. Film italiano surreale e divertente, ma che fa anche riflettere
  4. Viaggio nella Luna (1902) Georges Méliès. Cortometraggio di cinema muto, molto immaginifico e non di immediata lettura ma affascinante e originale
  5. Apollo 11 di Todd Douglas Miller. Un documentario per rivivere “in presa diretta” la storica missione della Nasa
  6. Apollo 13 (1995) di Ron Howard. Pellicola parecchio famosa sulla missione Apollo 13 del 1970, tra storia e fiction.
  7. Luna italiana (2019) di Marco Spagnoli. Un documentario prodotto da Istituto Luce-Cinecittà che racconta Rocco Petrone, ingegnere della Nasa di origine italiana che ha avuto un ruolo centrale nel lungo e difficile percorso che ha portato l’uomo sulla Luna.
  8. Iron Sky (2012) di Timo Vuorensola. Tra fantascienza e commedia, una storia surreale che parla anche di nazismo, ma lunare.
  9. Capricorn One (1978) di Peter Hyams. In questo film lo sbarco sulla Luna è un pezzo di storia politica, una mossa di un più ampio complotto internazionale.
  10. 2001: Odissea nello Spazio (1968) di Stanley Kubrick. Chi non lo conosce? Film del maestro, non di facile visione ma una volta nella vita va guardato. E’ un capolavoro, un cult.

Pubblicato da Marta Abbà il 20 Luglio 2019