Circa un secolo fa, i primi fotografi esploratori hanno immortalato le immense riserve di acqua della terra. Alcuni di quelli che un tempo erano corsi d’acqua, fiumi e laghi, oggi sono soltanto profonde pieghe.
In occasione della mostra “Sulle Tracce dei ghiacciai”, le pieghe e le riserve idriche di oggi, sono messe a rapporto con quelle di circa un secolo fa; sono trenta i confronti fotografici, tra grandi stampe contemporanee autoriali e immagini scattate oltre un secolo fa dai primi fotografi esploratori.
La mostra “racconta il lavoro fotografico e scientifico di Fabiano Ventura, fotografo e alpinista, e del suo team di scienziati tra le grandi distese del Karakorum e tra i ghiacciai inesplorati del Caucaso. Entrambe le spedizioni sono parte del progetto “Sulle tracce dei ghiacciai”, ideato dallo stesso Ventura, che ne prevede altre nei ghiacciai montani più strategici del Pianeta. Per avere, alla fine, una visione globale dello stato di salute dei ghiacciai e del futuro climatico della Terra.”
La mostra è sostenuta da Salewa e sarà in scena fino al 17 novembre 2013 presso il Messner Mountain Museum Firmian di Bolzano. L’obiettivo della mostra è suscitare nell’opnione pubblica, attraverso il forte impatto fotografico, una maggiore coscienza ambientale. I cambiamenti climatici non sono un concetto astratto e le testimonianze fotografiche esposte al Messner Mountain Museum Firmian di Bolzano ne sono la prova concreta.
Il progetto “Sulle tracce dei ghiacciai” non è solo la testimonianza dei cambiamenti climatici ma la perfetta congiunzione tra fotografia e ricerca scientifica col fine di analizzare quali sono gli effetti che stanno avendo i cambiamenti climatici sui più grandi ghiacciai montani della Terra. Per esempio, la foto in alto mostra un panorama sui colossi del Caucaso, il monte Tetnuldi, alto 4.853 metri e il monte Skhara di 5.200 metri. La foto in bianco e nero è stata scattata nel 1890!