Senza addentrarci nei dettagli da professionisti (la potatura è una cosa seria!) ecco un compendio con informazioni e regole base di potatura che possono risultare utili a chi ha un giardino anche piccolo con qualche pianta da frutto oppure ornamentale. Cominciando da una domanda tutt’altro che banale…
Perché potare? Posto che le piante sono fatte per crescere bene da sole, potare significa dare un vantaggio alla pianta per aiutarla a crescere più forte e rigogliosa. La potatura è anche un modo per curare e prevenire alcune malattie, tipico di questo è la potatura dei rami secchi.
Quando potare? Prima di avventarci sulle piante con tronchesi e forbicioni accertiamoci che sia il momento. Per quanto riguarda la stagione, il periodo della potatura coincide generalmente con la fase di riposo vegetativo della pianta, che va dall’autunno dopo la caduta delle foglie alla primavera allo sbocciare dei germogli nuovi. Esiste anche una ‘potatura verde’ che si fa dalla primavera all’estate per eliminare la vegetazione superflua dalle piante molto rigogliose (un alleggerimento in pratica) e che è molto utile al pesco e alla vite.
Stabilita la stagione, occorre scegliere i giorni giusti. E a stabilirli è la luna, che svolge un’influenza importante sulla potatura così come per gli innesti e le semine. Senza andare oltre, ci basti sapere che per la potatura è sempre opportuno operare in condizioni di luna calante perché si ottengono risultati migliori nella fruttificazione. Per capire quando è il momento guardate un calendario lunare oppure guardate la luna e ricorrete all’antico detto: ‘gobba a ponente luna crescente, gobba a levante luna calante’.
Quanto potare? Dipende, la regola base è: potatura intensa sugli alberi vecchi, potatura minima sugli alberi giovani in piena fruttificazione. Più una pianta è vecchia, meno è vigorosa e più va potata intensamente. Con i singoli rami vale il contrario: per bilanciare crescita e fruttificazione vanno accorciati molto i rami vigorosi, poco quelli deboli. Tenendo presenti queste due cose: i rami più vigorosi sono di solito quelli verticali (dove la linfa scorre più veloce) i più deboli quelli orizzontali e curvi; piante e rami vigorosi fanno tanto legno e pochi frutti, piante e rami deboli fanno poco legno e tanti frutti (ecco perché nei frutteti da produzione si incurvano i rami degli alberi). Altre due cose importanti per una potatura equilibrata: la vegetazione di una branca (un ramo portante) deve avere uno sviluppo decrescente dalla base verso l’estremità; inoltre si deve potare più corto verso l’apice dell’albero e più lungo in prossimità dei rami basali.
Dove potare? Nel senso di: a che punto del ramo? Regola base: guardate le gemme e lasciatene almeno una. Tenendo presenti queste cose: la gemma apicale (terminale) è più vigorosa e sviluppa più rapidamente rispetto alle gemme laterali sottostanti (questa cosa si chiama ‘dominanza apicale’); la cimatura comporta la formazione di germogli anticipati nelle gemme sottostanti; quando si accorcia un ramo, lo sviluppo delle singole gemme laterali sottostanti sarà proporzionato alla quantità di gemme lasciate: poche gemme tanto vigore, tante gemme poco vigore.
In ogni caso il taglio di potatura va fatto 6-7 mm sopra la gemma e deve avere un’angolazione di 45° rivolto verso il basso dalla parte opposta della gemma (per evitare che la pioggia grondi sulla gemma). Se si vuole dirigere la vegetazione destra si taglia sopra a una gemma di destra, stessa cosa per la sinistra. Prima di potare, accertatevi di conoscere bene le caratteristiche della pianta su cui state intervenendo: alcune piante fruttificano sui rami dell’anno, altre sui rami di un anno e altre ancora sui rami più vecchi di diverse età.
Con quali attrezzi potare? Forbici a due lame, a una lama o a battente, svettatoio e sega: l’attrezzo dipende dal diametro del ramo ma è fondamentale che sia ben affilato. Il taglio va fatto con la base delle forbici non con la punta e deve essere netto e pulito, se ci sono sbavi va rifinito con un coltello o un falcetto. Nel caso dei rami grossi, la ferita va protetta con un mastice per evitare infezioni, danni da gelo o parassiti.
E per potare sicuri, per piante velenose come, per esempio, l’oleandro, o per piante ricche di spine come arancio e rovo, i guanti sono d’obbligo!
Come scegliere le forbici per potare: forbice a cricchetto, a doppio taglio….
In commercio esistono molti tipi di forbici, da quelle tradizionali con lama curva, alle forbici pneumatiche o a cricchetto. Ogni tipo di forbici si adatta bene a potare alcune specie arboree e altre un po’ meno. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’articolo: forbici per potare, consigli per scegliere