Orchidea, varietà
Orchidea, varietà e consigli per la coltivazione. Tutte le info sui nomi e le varietà di orchidee dalle più rare alle più facili da coltivare in casa.
Quella dell’Orchidaceae è una famiglia di piante appartenenti all’ordine delle Orchidales o Asparagales, i fiori prodotti da queste piante sono comunemente noti con il nome di orchidee. Se cercate un’orchidea facile da curare e coltivare in casa, potete leggere le nostre indicazioni nell’articolo Orchidea in casa.
La famiglia dell’Orchidaceae comprende un gran numero di specie, generi e varietà (nel complesso ammontano a circa 20.000), pertanto la classificazione è molto complessa.
La gran parte delle orchidee sono originarie delle foreste tropicali: è in questo habitat che le orchidee crescono, un po’ ovunque, come piante spontanee. Nelle foreste tropicali le orchidee prosperano spontaneamente sia in zone costiere, sia in quelle montane.
Orchidee, varietà e classificazione botanica
Visto il gran numero di specie e varietà di orchidee, a livello descrittivo, è più comodo suddividerle mediante la classificazione botanica. Le orchidee possono essere divise in:
- epifite
si tratta delle orchidee caratterizzate dalle radici aeree e che nel loro habitat naturale crescono sui tronchi e rami d’albero. - Semi-epifite
- Litofite
si tratta di orchidee che prosperano sulle rocce. - Scadenti
si tratta di varietà di orchidee che sono radicate al suolo ma che dispongono ugualmente di radici aeree. - Terrestri
le radici crescono nel terreno. - Neottia
anche dette Orchidee parassite, queste varietà sono parzialmente o totalmente sprovviste di clorofilla, quindi si nutrono di materiale organico presente nell’ambiente.
L’orchidea non è un fiore molto facile da coltivare: necessita di cure costanti, rinvasi puntuali e precise esposizioni luminose. Non è raro imbattersi in un’orchidea senza fiori e, se non siete muniti di costanza e pazienza, non è detto che l’orchidea vi regalerà una seconda fioritura, a prescindere dalla sua specie e varietà.
Orchidea, vaso
Le orchidee possono essere coltivate nel classico vaso di terracotta; a prescindere dal materiale del contenitore, vi basterà predisporre sul fondo del vaso uno strato di ghiaietto che fornisca un buon drenaggio al suolo.
Quando l’orchidea avrà compiuto 2 o 3 anni, dovrà essere trapiantata. Il rinvaso dell’orchidea si esegue durante l’estate, quando l’apparato radicale è ben sviluppato e robusto. Per tutte le informazioni sul travaso dell’orchidea vi invitiamo a leggere la pagina: Orchidea, rinvaso.
Il terriccio migliore per l’orchidea è dato da una parte di radici fibrose di felce osmunda da miscelare, in parti uguali, con torba e argilla espansa. Le radici fibrose di felce osmunda possono essere acquistate nei garden center più forniti ma se non riuscite a reperirle, potete usare un composto di corteccia di pino o di abete. Con il substrato giusto, così come descritto, le orchidee possono prosperare nel vaso per 4 – 5 anni.
Quale orchidea coltivare
Tra 20.000 esemplari di orchidee (tra specie, generi e varietà), non è facile decidere quale coltivare in casa. Vi indichiamo le caratteristiche delle quattro categorie da coltivare.
Le Cattleya
Le orchidee Cattleya presentano fiori grandi, variopinti e profumati. La fioritura delle Cattleya può andare da settembre a giugno.
L’esposizione che preferiscono è semi-ombreggiata e necessitano di concimazioni costanti.
Raggiungono un’altezza massima di 60 – 65 cm e la fioritura arriva a durare fino 20 giorni.
Le Cymbidium
Sono le orchidee più facili da coltivare. Sono anche le più diffuso e le meno costose! Presentano fiori che, in base alla varietà, possono essere più o meno grandi e vistosi. Non mancano ibridi chiamate orchidee nane, si tratta di orchidee in miniatura che, in base alla varietà, hanno un’altezza che va dai 30 ai 45 cm.
Le orchidee Cymbidium preferiscono un’esposizione semi-ombreggiata e offrono una fioritura tra dicembre a giugno.
Gli Odontoglossum
Anche in questa categoria vi sono varietà di orchidee molto facili da coltivare. Queste orchidee fioriscono in primavera e, al contrario delle altre, non necessitano di concimazioni.
I fiori sono vistosi e dai colori più disparati, dal bianco al rosso carico. Sono le orchidee più adatte da coltivare in casa, soprattutto in prossimità di finestre. Devono essere collocate in ambienti freschi, temperati e arieggiati.
I Paphiopedilum
Queste orchidee crescono in un ambiente molto umido e ombroso. I fiori possono durare dai 20 ai 30 giorni. Durante il periodo invernale vanno bagnate perché il terreno non deve mai rimanere asciutto.
L’Orchidea phalenopsis è tra le orchidee più facili da coltivare in casa purché la temperatura non scenda mai al di sotto dei 20 °C.
Pubblicato da Anna De Simone il 24 Settembre 2016