Lupini, sono legumi altamente energetici che da tempo si sono conquistati onestamente il loro posto, a tavola, nella nostra dieta mediterranea. Hanno numerose proprietà: le solite dei legumi e alcune solo “da Lupini”, li troviamo in ricette di tradizione ma anche come compagni di merenda, come snack anche a locali feste popolari. Non è un legume solo italiano, però, e lo dimostrano i suoi nomi internazionali. Lo si chiama Altramuz chocho blanco in spagnolo, Wolfsbohne in tedesco e White lupin in inglese.
Lupini: pianta
La pianta dei Lupini è nota in botanica come Lupinus albus L., e appartiene alla famiglia delle Leguminose Papilionacee. Viene dai Paesi Orientali e questo genere contempla oltre 200 specie,le più famose e utilizzate sono il L. albus, in ambito fitoterapico e alimentare, il L. littoralis, il L. laxiflorus, il L. termis e il L. hirsutus in quello erboristico.
Ha un fusto poco ramificato che non supera i 70 centimetri di altezza, la pianta, coltivata anche in Italia e che, prima dei Lupini, regala grandi fiori. vistosi e biancastri. I legumi contengono poi quelli che noi mangiamo e che appaiono come semi schiacciati, lenticolari e bianco- giallastri.
Coltivare la pianta dei Lupini è piuttosto semplice perché si adatta a terreni acidi ed aridi e anche a climi ostici e sfavorevoli. Oltre che semplice, è anche conveniente, perché agisce sul terreno che la ospita migliorandone persino la fertilità.
Un tempo questo legume era prodotto in quantità abbondanti, e altrettanto richiesto, poi con il fenomeno di sfollamento delle aree più povere della popolazione, proprio quelle che ne facevano maggior consumi, i Lupini hanno subito un crollo di produzione. Oggi non sono certo in via di estinzione, anzi, ma la loro coltivazione si limita in genere alle aree del Meridione.
Lupini: proprietà
Tra i legumi i Lupini sono considerati un buon rimedio naturale per combattere eczema e scabbia ma vengono per lo più utilizzati per le più note proprietà diuretiche ed emmenagoghe. Assunti sotto forma di decotti, possono fare anche da febbrifugo naturale, sono perfetti anche per i celiaci dato che non contengono glutine.
Tra le caratteristiche più apprezzate di questo legume ci sono le proprietà nutraceutiche e medicamentose, inoltre contiene tracce di inibitori di lecitine, tripsina, isoflavoni e composti cianogeni. Per questo è oggetto di studio, in ambito medico-scientifico: potrebbe essere un ingrediente di svolta nella prevenzione di malattie cardiovascolari, ipertensione in particolare.
Altri accertamenti sono in atto per indagare se i Lupini possano aiutare anche contro l’iperglicemia ed essere considerati un surrogato dell’insulina, utile nel diabete mellito di lieve e media gravità. Si tratta, nelle ultime righe qui sopra, di teorie ancora da confermare, mancano ad oggi certezze scientifiche, la speranza è quella di poter incoronare i lupini come nuovo alimento ad uso anche terapeutico per la prevenzione delle patologie cardiovascolari e del diabete.
Lupini e colesterolo
Grazie alla presenza di omega-3 e omega-6, i Lupini hanno dimostrato di poterci essere di aiuto anche nel tenere sotto controllo il colesterolo. Questi acidi grassi contribuiscono infatti a ridurre proprio quel colesterolo “cattivo”, il colesterolo LDL, uno dei responsabili delle patologie cardiovascolari.
Assieme ai Lupini, altri alleati contro il colesterolo sono i pinoli, i pistacchi, le noci, le mandorle e le nocciole. Oltretutto sono anche alimenti già consigliati per una dieta sana e varia, per cui se già non li abbiamo inseriti in menù, provvediamo. Colesterolo alto o meno, sono comunque importanti per la nostra salute.
Lupini: calorie
Qualcuno prima di inserire i Lupini nella propria dieta vorrà conoscerne anche le calorie apportate: stiamo parlando di legumi per cui non possiamo aspettarci i numeri bassi delle zucchine o delle fragole. Un etto di Lupini assicura 114 kcal, con il 69% di acqua, il 16,5% di proteine, il 7% di carboidrati ed il restante 6,5% diviso tra fibre e grassi.
Lupini: valori nutrizionali
Dal punto di vista nutrizionale i lupini offrono generosamente abbondanti quantità di sali minerali, in particolare di ferro e potassio. Altrettanto ricca, o quasi, è la dose che se ne ricava di vitamina B1. Per il resto questi legumi forniscono in percentuali variabili acidi organici, resine, lupeolo, galattosio, arginina, vanillina e lecitina.
Tra gli alcaloidi contenuti c’è la lupotossina: si tratta di una molecola potenzialmente tossica ma che con il calore perde le sue cattive intenzioni. Per questo i Lupini vanno consumati sempre previa cottura.
Lupini secchi
I lupini secchi richiedono un tempo di ammollo prima della cottura piuttosto lungo per cui risultano i meno venduti. A livello di resa, nutrizionale, e di costo, di qualità e di sapore, non hanno nulla da farsi perdonare, ma l’idea delle lunghe ore di ammollo inevitabili li condannano ad essere un prodotto di nicchia.
In commercio, e nei carrelli della spesa degli italiani, si trovano per lo più i Lupini cotti e conservati sottovuoto, pratici: sono pronti al consumo e anche ricchi di tutte le sostanze nutritive senza nessuna differenza con i secchi.
Oggi i Lupini vengono consumati soprattutto come snack, piuttosto che a pasto anche se continuano ad essere presenti in molte ricette di tradizione e ben graditi. Un tempo erano usati anche come surrogato del caffè: il “caffè di lupino” aveva un sapore molto amaro, però, per cui si mescolava la sua polvere con quella di orzo o frumento per ottenere una miscela più bevibile.
Farina di Lupini
La farina di lupini è talvolta utilizzata come vermifugo ed antielmintico, molto spesso la troviamo come indicata per l’allevamento di bestiame. In verità è usata per preparare cibi senza glutine, biscotti e addirittura cioccolato e maionese. Per saperne di più vi consiglio di leggere l’articolo “Lupini e farina di Lupini”
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