Lagotto romagnolo, razza unica al mondo specializzata nella cerca del tartufo. Esatto, e questa unicità è tutta deliziosamente italiana, perché il Lagotto romagnolo, detto anche semplicemente lagotto, è originario delle zone paludose del sud del delta del Po. E’ nato lì, molti anni fa, nel ravennate e nelle pianure di Comacchio. Il suo lato distintivo: un eccezionale olfatto.
Lagotto romagnolo: origini
Alle sue origini, molti anni fa, prima dell’antica epoca romana, il lagotto romagnolo era un cane da riporto d’acqua, come il Labrador retriever, ad esempio, ma per vicende che vedremo, al selezione si è spostata verso al sua attitudine per la cerca del tartufo. Ci sono immagini di lagotto romagnolo nella necropoli di Spina, una importante città dell’Etruria padana, e questo ci fa pensare che sia un cane “storico”.
In epoca romana questa razza si è particolarmente diffusa nell’area tra Ravenna e le valli di Comacchio, fino alla pianura friulana. Prima delle bonifiche del ‘800, erano zone paludose quindi il lagotto romagnolo si dava alla pratica del riporto della selvaggina volatile, molto utile gli erano pelo e il sotto pelo a protezione dei gelidi bagni in acqua. Intanto si dava anche alla ricerca di tartufi, ma nei ritagli di tempo.
Con le bonifiche, addio paludi, e il tartufo si è spostato in zone più collinari e boschive, così il lagotto romagnolo è diventato sempre più da tartufo e sempre più collinare ritrovando una vocazione che oggi è la sua vocazione. E lui è l’unico nell’intero panorama mondiale ad avere questa specializzazione. Non ha pari, anche perché è ottimamente addestrabile e possiede un’ottima capacità di ricerca e un notevole olfatto.
Lagotto romagnolo: nome
Il nome “lagotto romagnolo” deriva dalla lingua romagnola, dall’espressione “Càn Lagòt” che significa: “cane da acqua” o “cane da caccia in palude dal pelo riccio e ispido”. Ci sono altre ipotesi riguardanti il nome, c’è chi sostiene infatti che sia un richiamo al termine con cui, sempre in dialetto, vengono chiamati gli abitanti di un paesino delle valli di Comacchio: Lagosanto, detti appunto “lagotti”.
Lagotto romagnolo: caratteristiche
E’ un cane di taglia media che nei suoi 45-50 cm di altezza al garrese (la femmina un po’ meno) e nei suoi circa 13–16 kg (le femmine un paio meno) riesce a mantenere buone proporzioni, armonia e forza. Il lagotto romagnolo ha un aspetto forte, robusto e rustico allo stesso tempo. Ha occhioni grandi e tondi, di un colore che può variare dal giallo scuro al marrone scuro.
Il pelo è molto importante per un cane da tartufo come il lagotto romagnolo, infatti lo protegge dal freddo e dall’umidità, anche se oggi è spesso un cane da compagnia, ospitato in case al calduccio. Il pelo è lanoso, riccio ed uniformemente distribuito su tutto il corpo. Come colori possiamo imbatterci nel bianco sporco, sia uniforme, sia con macchie marroni, e poi in altre tinte come roano, marrone fegato uniforme, arancio unicolore.
Il lagotto romagnolo ha la fortuna di non avere muta, fortuna anche per noi padroni, e il suo pelo va quindi periodicamente tagliato altrimenti forma dei cordoni. Basta una regolare toelettatura una o due volte l’anno. C’è chi, per questo pelo voluminoso e riccioluto, lo paragona al barboncino: c’è qualcosa di simile ma il nostro amico lagotto romagnolo è e deve restare più “grezzo” e meno da salotto nobile.
Lagotto romagnolo: carattere
E’ un cane che ha sempre lavorato e nella sua indole, c’è la voglia e la passione per il lavoro. Il suo lavoro è quello di andare alla ricerca, per cui il lagotto romagnolo è un cane che ha bisogno di muoversi tanto. Questo non lo penalizza, caratterialmente, anzi è un instancabile compagno di giochi per i bambini, con cui è amorevole come lo è anche con il padrone, la sua famiglia, e anche con gli estranei.
Il lagotto romagnolo è molto fedele, va d’accordo con altri animali non abbaia facilmente, ha solo il vizio di scavare un po’ dove vuole. E’ una razza vivace, lo si vede dall’espressione sempre vigile e attenta a tutto.
Lagotto romagnolo: allevamenti
Dopo un periodo di crisi, l’allevamento di questa razza è ripresa a gonfie vele negli anni settanta, grazie all’attività di quattro appassionati ed esperti cinofili. Da quel momento la razza ha ripreso vigore e sopratutto ha recuperato l’originale purezza: è la rinascita. Nel 1988 a incoronarlo c’è la nascita del Club italiano lagotto romagnolo.
Inizialmente la razza era presente solo in Romagna, ma ora ci sono allevamenti in tutta Italia e all’estero, nell’elenco degli allevatori iscritti all’ENCI ce ne sono diversi dedicati al lagotto romagnolo, specializzati. Anche all’estero negli anni si sono costituiti diversi Club di razza e di conseguenza anche vari allevamenti.
Tra gli allevamenti più interessanti e autorevoli vi segnaliamo l’allevamento “Valle dei Medici“, a Scarperia (FI), in Viale di Poggio Cavallo 2.
Ecco cosa ci hanno detto i proprietari riguardo la loro passione: “Allevare il Lagotto Romagnolo ci da enormi gioie. Sono cuccioli che non deludono mai le famiglie che ci scelgono e che noi scegliamo per i nostri cuccioli. Arrivare a questi risultati ci impegna e ci stimola, ma sono delle belle emozioni.
Cerchiamo di non lasciare niente al caso. I nostri Lagotto sono testati per le principali patologie di razza con tutti i requisiti per la salute delle nostre cucciolate.
Chi sceglie un nostro cucciolo sa di poter contare sul nostro supporto per sempre. Ci fa piacere l’amicizia delle persone che scelgono i nostri cuccioli e ci piace restare informati su come crescono.
Quella di allevare è stata una scelta maturata come famiglia. La passione per i cani ci accomuna e ci stimola ad allevare con un particolare occhio di riguardo al carattere e alla salute dei nostri cuccioli.
Come noi vediamo il Lagotto Romagnolo è semplice: “ Il Lagotto Romagnolo è un cane per la famiglia che giocando nel bosco è un eccellente cane da tartufo.” Noi vediamo così i nostri Lagotto e chiediamo alle famiglie che accolgono i nostri cuccioli di avere la stessa visione.”
Lagotto romagnolo: addestramento
Come cane da tartufo, il lagotto romagnolo ha bisogno e deve essere addestrato. Per questo, quindi, vengono organizzate, su tutto il territorio italiano, dal Club Italiano Lagotto, prove attitudinali di cerca del tartufo per migliorare le qualità della razza, già molto sviluppate e riconosciute in tutto il mondo.
Dal 2012 le Prove di Cerca del Tartufo riservate al lagotto romagnolo sono state ufficialmente riconosciute dall’ENCI e ci sono proprio oltre giudici di prove, esperti allevatori di lagotti e tartufai.
Lagotto romagnolo: cuccioli
Nel 2002 già i cuccioli di lagotto romagnolo iscritti all’ENCI erano quasi mille, nel 2011 hanno superato le 1800 unità. Queste stime devono tener conto che lo standard del lagotto romagnolo è stato approvato dall’ENCI nel luglio 1992 e tre anni dopo è arrivato il riconoscimento internazionale da parte della Federazione Cinologica Internazionale.
Lagotto romagnolo: prezzo
Un cucciolo in salute e con certificati tutti in regola di lagotto romagnolo costa dalle 600 alle mille euro. CI sono allevamenti in cui scegliere, e può dipendere anche dalla “destinazione d’uso” di questo cane. Questa condizione le esigenze ad esempio sulla capacità del cucciolo di cercare tartufi.
In casa, giocando con i bambini e bazzicando in cortile, anche se non è il campione poco importa. Se invece siete degli appassionati tartufai o ambite a diventarlo, l’allevamento e il prezzo variano. Sia come cane da compagnia, sia come cane da cerca di tartufo, i lagotto romagnolo vale il suo prezzo.
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