Poche luci e tante ombre sull’inquinamento atmosferico in Italia, causa di mortalità e di ricoveri tra la popolazione più di quanto si pensi. Il problema smog è grave ma le azioni sono deboli, serve allora fare dei ragionamenti seri e prendere posizione, anche firmando la petizione promossa da GenitoriAntiSmog (il link in fondo all’articolo), perché l’Europa imponga al nosro Paese il rispetto quantomeno delle norme comunitarie. Soprattutto dopo la condanna dell’Italia da parte della Corte Europea di Giustizia nel Dicembre 2012.
Un primo dato. Secondo il Rapporto OCSE 2013 sull’Ambiente in Italia, le emissioni amosferiche di sostanze inquinanti sono diminuite nel nostro Paese più che nella maggior parte degli altri membri OCSE, tuttavia oltre la metà delle 30 città europee più inquinate si trova in Italia.
Un secondo dato. Nel 2010, dato ultimo disponibile, le emissioni di gas a effeto serra (GHG) sono state inferiori del 6,2% rispetto al livello del 1990, a fronte dell’obiettivo del Protocollo di Kyoto di ridurre le emissioni del 6,5% nel periodo 2008-2012 (si consideri che la riduzione comprende gli assorbimenti di GHG da parte delle foreste e il repentino calo delle emissioni dovuto alla crisi economica).
Perché la questione è importante? Se l’Italia e le Regioni rispettassero le norme e i limiti sugli inquinanti dell’aria ogni anno nel nostro paese si risparmierebbero migliaia di morti e decine di migliaia di ricoveri causati dall’esposizione agli inquinanti.
Rischi e conseguenze. La letteratura scientifica e i dati epidemiologici indicano che i livelli di inquinanti ai quali è esposta una gran parte della popolazione italiana causano l’insorgenza o l’aggravio di numerose malattie e patologie: asma, allergie, bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, infarti, ischemie, diabete, tumori, aterosclerosi, malattie cardiovascolari, riduzione della fertilità, basso peso alla nascita, effetti negativi sullo sviluppo neurologico dei bambini e sulle funzioni cognitive di bambini e anziani.
Eppure da anni quasi nulla viene fatto per rientrare nei limiti. I cittadini hanno tuttavia uno strumento: pretendere l’apertura di una nuova procedura di infrazione per la violazione delle norme europee che, dopo la già citata condanna dell’Italia da parte della Corte Europea di Giustizia nel Dicembre 2012, costringa l’Italia a adottare tutte le misure necessarie ad affrontare questo grave problema.
FIRMA LA PETIZIONE PERCHE’ L’ARIA PULITA DIVENTI UNA PRIORITA’ IN ITALIA!