Per la nostra salute è importante conservare il cibo nella maniera corretta, il che non significa soltanto rispettare la data di scadenza dei vari alimenti. Per una buona conservazione del cibo occorre seguire regole base di buon senso e altre meno evidenti che riguardano i contenitori in cui vengono riposti gli alimenti, i frigoriferi e i congelatori, fino ai materiali che compongono la cucina (che di solito è il posto dove si conserva il cibo) e ai prodotti che la arredano.
Come conservare il cibo? Cominciamo dalla cose da non fare e a cui prestare attenzione. Le pellicole aderenti possono contenere il plastificante DEHA che può essere assorbito quando viene a contatto con un alimento caldo, oppure quando è il plastificante stesso a scaldarsi perché magari è posto a ricoprire un piatto contenente un cibo caldo. Anche i contenitori termoplastici possono esalare gas e anche in questo caso il rischio aumenta con la temperatura del contenuto.
Gli insetticidi e i fungicidi contenuti anche nelle vernici, nelle tappezzerie e nelle carte moschicide possono entrare in contatto con i cibi ed esserne assorbiti, mentre i prodotti della carta possono essere stati sottoposti a imbiancatura e contenere diossina. Le muffe e i batteri che si trovano nelle superfici porose e nelle fessure possono contaminare il cibo. Basterebbe questo per capire che conservare il cibo in modo che non diventi qualcosa di nocivo per la nostra salute non è per nulla facile.
Le insidie alla conservazione del cibo sono ovunque: gli alimenti non conservati a temperatura sufficientemente bassa possono generare batteri, quelli lasciati scoperti possono essere contaminati da insetti nocivi. I cibi crudi che entrano in contatto con quelli cotti sono pericolosi per la salute (attenti alle posizioni nel frigorifero), e lo stesso vale per quelli surgelati e poi ricongelati. Aggiungiamo che residui di pesticidi, ormoni e conservanti sono fonti di inquinamento e dato che alcuni cibi li contengono aggiungere dell’altro sarebbe davvero troppo.
Cose da fare per conservare bene il cibo. Preferite contenitori di vetro, ceramica e acciaio inossidabile a quelli termoplastici, anche se possono apparire meno comodi. Scegliete carte e colori atossici (il che significa anche evitare le bustine per il tè e i filtri di carta per il caffè), usate solo preparati naturali per tenere lontani gli insetti dalla cucina e predisponete zanzariere o schermi alle finestre per non farli entrare. Sigillate le fessure e mantenete pulite e asciutte le superfici.
Conservate il cibo in una dispensa pulita con detersivi a base di sostanze naturali o in una cantina fresca e asciutta, usate il frigorifero il congelatore per i deperibili senza dimenticare che anche i surgelati non si conservano all’infinito: nelle istruzioni di frigo e freezer è specificato il tempo di buona conservazione dei vari tipi di alimenti. Scegliete un buon elettrodomestico, meglio se di classe A così risparmierete elettricità e inquinerete meno.
La qualità dell’ambiente cucina influisce nella buona conservazione dei cibi. Riguardo ai piani di lavoro, ricordate che i solventi contenuti in alcuni laminati e le superfici plastiche possono esalare vapori tossici. Meglio optare su superfici come piastrelle di ceramica, legno massiccio, acciaio inossidabile, ardesia e lastre di marmo o granito.
Per i mobili della cucina tenete presente che compensato, truciolato, compensato a blocchi e altre tavole a struttura mista di solito contengono formaldeide, che può contaminare il cibo. Sono preferibili componibili di legno massiccio con giunture tradizionali e colle fatte con sostanze naturali. Gli armadietti metallici non guastano per conservare bene i cibi.