La calendula officinalis sembrerebbe originaria dell’Europa meridionale anche se la sua antica storia e gli usi diffusi in tutto il mondo, rendono difficile associarla a un’origine certa.
La calendula officinalis è un’erbacea perenne che cresce fino a 80 cm di lunghezza con fusti eretti e scarsamente ramificati. Le foglie sono oblunghe e lanceolate con una lunghezza che oscilla tra i 5 e i 18 cm. La calendula officinalis è molto coltivata sia per i suoi usi in omeopatia, sia per le sue infiorescenze date da uno spesso capolino dal diametro di 4 – 7 cm.
La coltivazione della Calendula officinalis
Coltivare la calendula officinalis non è affatto difficile con il nostro clima, la calendula cresce benissimo in qualsiasi luogo a clima temperato. Gli esperti di giardinaggio considerano la calendula uno dei fiori più semplici e versatili da coltivare in casa o in giardino, in aiuole o in vaso.
Per la coltivazione della calendula basterà scegliere una zona soleggiata, la calendula si adatta bene a molti tipi di terreno. Anche se si tratta di una pianta perenne, nelle coltivazioni è spesso trattata come pianta annuale, soprattutto nelle regioni più fredde d’Italia dove le possibilità di sopravvivere all’inverno, per la calendula, sono scarse.
La calendula ama i luoghi temperati quindi va protetta dal freddo in inverno e dall’eccessivo caldo d’estate.
Le proprietà della calendula officinalis
La calendula può essere impiegata in cucina: le cimette di calendula sono commestibili e spesso impiegate per aggiungere colore a insalate o piatti a base di carne. Si abbina bene con lo zafferano. Anche le foglie sono commestibili ma non molto appetibili.
Nella storia, gli usi della calendula officinalis sono stati i più svariati, dagli appena citati usi culinari a quelli terapeutici. Per esempio, dai fiori di calendula, in passato, si estraeva un colorante per i tessuti. Nell’antica Roma, così come in Grecia, in India e in tutto il Medio Oriente, la calendula officinalis era una celebre erba medicinale e usata anche nel settore cosmetico.
Le proprietà della calendula officinalis sono date ai principi attivi contenuti in petali e polline. Tra i vari costituenti citiamo gli esteri triterpenici, i carotenoidi e altri antiossidanti naturali come quelli responsabile del colore giallo-arancio dei petali.
Le foglie contengono altri carotenoidi come la luteina (80%) la zeaxantina (5%) e il beta carotene.
Gli estratti vegetali di calendula officinalis sono largamente impiegati in ambito cosmetico per la cura e il benessere della pelle. Le proprietà benefiche sulla pelle sono, probabilmente, esplicate grazie a costituenti quali saponine, resine e oli essenziali.
In omeopatia, la calendula officinalis è apprezzata per le sue proprietà antinfiammatorie, astringenti e antivirali. La calendula officinalis, insieme all’Equisetum arvense, è una delle pochissime piante con proprietà astringenti senza possedere un alto contenuto di tannini.
Gli studi in farmacologia hanno confermato che gli estratti di Calendula officinalis possono avere effetti antivirali, antigenotossici e antinfiammatori. Test in vitro hanno dimostrato le proprietà antibatteriche e antimicotiche degli estratti naturali di Calendula.
Per le proprietà protettive esercitate sulla pelle, creme e infusi a base di calendula possono essere usati per curare scottature solari, acne, ustioni lievi, dermatiti e labbra screpolate. L’Olio di calendula Puro al 100% può essere usato come dopo-barba o per nutrire la pelle dopo la depilazione. Molti sono gli impieghi anche per la tintura madre di calendula officinalis.
*Lo studio citato risale al 2006. “A new extract of the plant Calendula officinalis produces a dual in vitro effect: cytotoxic anti-tumor activity and lymphocyte activation“, una pubblicazione a cura del BMC Cancer.